Giovedì 14 aprile 2016 l’appuntamento de I giovedì della Villa – Questions d’art, il ciclo di incontri dedicato alla creatività e organizzato dall’Accademia di Francia a Roma è dedicato a due donne dalla straordinaria vitalità intellettuale: Cecilia Mangini, fotografa e regista, prima donna a girare documentari nel dopoguerra, e Jacqueline Lichtenstein, filosofa e storica dell’arte di fama internazionale.
Alle ore 19, nel Grand salon di Villa Medici, verranno proiettati tre documentari realizzati da Cecilia Mangini in collaborazione con Pier Paolo Pasolini: Ignoti alla città, Stendalì e La canta delle marane. Tre film che raccontano, con estremo realismo, un’Italia divisa tra boom economico e contraddizioni sociali, tra la fine degli anni Cinquanta e metà dei Sessanta. Seguirà un incontro con Cecilia Mangini, Anne-Violaine Houcke, ricercatrice in cinema e borsista a Villa Medici, e Paolo Pisanelli, regista e direttore artistico della Festa di Cinema del Reale.
Figura di spicco della storia del cinema italiana, Cecilia Mangini è nata durante il periodo fascista, lavora e vive a Roma. La sua opera, impegnata a livello politico, si basa su una piena consapevolezza del potere delle immagini e della loro manipolazione, il potere di dissimulare la realtà come di rivelarla.
Anne-Violaine Houcke è ricercatrice in storia, teoria ed estetica del cinema. Ha ricevuto il Premio Pasolini nel 2013 per la sua ricerca su Pasolini. Borsista a Villa Medici nel 2015-2016, lavora sull’opera fotografica e cinematografica di Cecilia Mangini.
Paolo Pisanelli è regista (Roma A. D. 999, Ju tarramutu, Buongiorno Taranto) e direttore artistico della Festa di Cinema del Reale a Specchia (provincia di Lecce).
Proiezione e incontro organizzati e moderati da Anne-Violaine Houcke. Si ringrazia l’Archivio Cinema del reale, Big Sur, OfficinaVisioni, Films de Femmes per la concessione dei film sottotitolati a titolo gratuito.
Dal copista al falsario è il titolo della conferenza di Jacqueline Lichtenstein, che si svolgerà alle 20.30, sempre a Villa Medici. Copia, replica, citazione, pastiche: tutte queste categorie rimandano a una pratica che è stata a lungo fondamentale nella formazione dell’artista, quella dell’imitazione. In questo incontro, Jacqueline Lichtenstein parlerà del confine che separa una pratica legittima, come quella del copista, da una pratica illegittima, come quella del falsario. I due ambiti hanno conosciuto notevoli fluttuazioni nel corso della storia, in funzione della definizione di arte e soprattutto dell’esistenza del mercato dell’arte. Che siano considerate legittime o illegittime, queste pratiche, specialmente se analizzate in una prospettiva storica, chiamano in causa la nostra idea dell’arte e la concezione del giudizio estetico.
Jacqueline Lichtenstein è professore emerito di filosofia dell’arte alla Sorbona. Agrégée di filosofia e dottore in estetica e filosofia dell’arte, è anche membro del Comitato scientifico del museo del Louvre e direttrice della collezione Essais d’art et de philosophie (Éditions Vrin). Ha insegnato a Berkeley, in California, e all’Università di Paris-Ouest Nanterre. È anche “Safra professor” al Center for Advanced Studies presso la National Gallery di Washington. Ha svolto una residenza di un anno al Getty Research Institute di Los Angeles ed è stata membro del consiglio di amministrazione dell’École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi.
I giovedì della Villa – Questions d’art è il ciclo di incontri dedicato alla creatività e organizzato dall’Accademia di Francia a Roma. Gli incontri si svolgono tutti i giovedì dal 18 febbraio 2016 (con esclusione dei mesi di luglio e agosto). I prossimi appuntamenti ospiteranno la critica d’arte Maria Luisa Frisa e l’artista Grazia Varisco (21 aprile).
Ingresso gratuito (nel limite dei posti disponibili). Ogni giovedì si articola in due appuntamenti, alle 19.00 e alle 20.30.Incontri in italiano con traduzione in francese o in francese con traduzione in italiano.