Attore, sceneggiatore, regista, produttore, cantante e inventore di nuove tecnologie. Tutto questo è Jerry Lewis. Dotato di una straordinaria mimica facciale e di una sbalorditiva genialità di intrattenitore.
Il suo umorismo è impregnato di nevrosi, cinico e a volte scorretto. Godard ne dirà: “Jerry Lewis è l’unico regista americano al giorno d’oggi, che cerca di sperimentare qualcosa di nuovo e originale nei propri film; è molto meglio di Chaplin e Keaton”.
Dall’inizio come maschera a Brooklyn, dove i suoi sketch comici non passano inosservati, all’incontro con Dean Martin, che sarà suo partner a teatro, cinema e tv. Lewis colleziona tra gli anni ’60 e ’70 una media di due film l’anno.
Nel 1983 è nel film Re per una notte di Martin Scorsese a fianco di Robert De Niro e nel 2013 il regista Daniel Noah lo vuole in Max Rose, tra le ultime interpretazioni di una carriera lunga quasi 60 anni. In entrambi casi interpreterà un insolito ruolo drammatico.
Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia nel 2009 e Premio Oscar onorario nel 2009, il MoMa lo celebra con un’eccezionale retrospettiva Happy Birthday Mr. Lewis: The Kid Turns 90, organizzata da Dave Kehr, del Dipartimento Cinema dell’istituzione americana, e da Robert Furmanek, curatore indipendente.
Saranno visibili una selezione dei suoi film e lungometraggi attraverso rare copie in 35mm, ma sopratutto la rassegna sarà l’occasione per vedere delle integrazioni inedite come spezzoni di provini, dietro le quinte e da alcuni outtake – porzioni mai viste perché rimosse in fase di montaggio – scelte con il contributo di Robert Furmanek, archivista personale di Mr. Lewis.
