Un omaggio a Čajkovskij questo doppio spettacolo, che mette in scena opera e balletto, come originariamente concepito dal compositore.
In diretta dall’Opéra di Parigi Il 17 marzo sarà sugli schermi di tutta Europa e in 39 cinema in Italia, indipendenti e del circuito The Space.
Come uno specchio a due facce che riflette i sogni di un compositore che si rifugia nel regno dell’immaginario, l’Opéra di Parigi fa rivivere il dittico originale in questa produzione che simboleggia il legame tra opera e balletto. Due capolavori così diversi ma legati dalla musica.
Alla regia c’è Dmitrij Černjakov, regista teatrale russo vincitore di molteplici premi teatrali nazionali Maschera d’Oro mentre Alain Altinoglu è il direttore musicale. Un allestimento eccezionale anche nella sua affascinante trasformazione dello Schiaccianoci che si distacca totalmente dalla concezione del balletto di Marius Petipa. Combina i talenti dell’opera e del balletto dell’Opéra National de Paris con un cast artistico straordinario che include tre dei più prestigiosi coreografi contemporanei Sidi Larbi Cherkaoui, Edouard Lock e Arthur Pita, ciascuno dei quali ha portato la propria arte in parti specifiche del balletto.
Iolanta insieme allo Schiaccianoci debuttarono al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo nel 1892 per poi essere sempre rappresentati separatamente.
Čajkovskij si ispirò al dramma dello scrittore danese Henrik Hertz e realizzò la partitura dell’opera che racconta la storia romantica di Iolanta, la figlia cieca del Re René. Protetta dal padre nel suo castello provenzale, la principessa recupera finalmente la vista proprio prima di unirsi in matrimonio col cavaliere Vaudémont.
Lo Schiaccianoci è tratto dal racconto di E. T. Hoffman liberamente reinterpretato da Alexandre Dumas. Questa storia danzata racconta le avventure della giovane Clara nella notte di Natale quando uno schiaccianoci, ricevuto in regalo, la trasporterà in un mondo magico.