L'Isis per i video di propaganda usa un vecchio kolossal italiano | Giornale dello Spettacolo
Top

L'Isis per i video di propaganda usa un vecchio kolossal italiano

L'Isis usa alcune scene di Leone del deserto, film del 1981 ambientato in Libia e finanziato da Gheddafi, per realizzare un video di propaganda.

L'Isis per i video di propaganda usa un vecchio kolossal italiano
Preroll

Claudia Sarritzu Modifica articolo

22 Gennaio 2016 - 14.20


ATF

L’Isis ha deciso di minacciare nuovamente l’Italia, attraverso un nuovo video postato in rete. Nonostante la drammaticità del messaggio, è subito saltato agli occhi di chi ha scovato il video, che per realizzarlo sono state utilizzate alcune scene di “Leone del deserto”, un film del 1981, praticamente sconosciuto ai più, ambientato in Libia alla fine degli anni Venti, quando l’esercito italiano era impegnato in guerra contro le forze di Omar al-Mukhtar.
Nel video l’Isis usa una scena nella quale Omar al-Mukhtar, interpretato da Anthony Quinn, tende un’imboscata a una colonna italiana e la distrugge. La voce fuori campo esulta: «I crociati hanno diviso il Maghreb islamico, la Francia prese la parte più grande, poi consegnò il resto a Italia e Spagna… I movimenti della jihad hanno combattuto contro i crociati fino al martirio, mentre loro cercavano di dividerci con democrazia e libertà personale, ma la loro strategia non funziona perché lo Stato islamico è qui per restare… infliggendo il terrore ai nemici infedeli, pagani e apostati. Lo Stato islamico continuerà a espandersi finché la sua bandiera non sventolerà su Costantinopoli e Roma».
Ai cinefili jihadisti è però sfuggito un piccolo particolare: il film fu finanziato per buona parte da Gheddafi e il colonnello libico schiacciò i gruppi islamici in Libia. Il regista del film, inoltre, Moustapha Akkad, fu ucciso in un attacco nel 2005 in Giordania da Al Qaeda. Inoltre il film su bloccato dalla censura in Italia perché perché considerato «lesivo dell’onore dell’esercito italiano» e non fu mai distribuito. La prima messa in onda in Italia fu nel 2009 con un passaggio televisivo, poco memorabile.
Dobbiamo ricordare che per Il Califfato la propaganda è essenziale come lo è stata per i totalitarismi, dal nazismo al comunismo.  L‘ Isis si è infatti dotata anche di un consiglio deputato alla gestione dei media e della propaganda. Il Consiglio per i Media si occupa delle dichiarazioni in occasioni ufficiali, supervisiona l’utilizzo dei social network, sviluppa la produzione cultural- propagandistica del Califfato (canzoni, testi, video, giornali)

Native

Articoli correlati