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E' morta l'attrice Laura Antonelli

Sexy cameriera in Malizia, la sua vita fu segnata dal processo per spaccio di droga, iniziato nel 91, che si è concluso con la piena assoluzione 9 anni dopo.

E' morta l'attrice Laura Antonelli
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22 Giugno 2015 - 10.12


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E’ morta a Ladispoli, vicino Roma, l’attrice Laura Antonelli. A dare l’allarme è stata stamattina, 22 giugno 2015, intorno alle 8.30, la donna delle pulizie che, dopo essere entrata in casa, l’ha trovata distesa per terra. Arrivati nell’abitazione gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Il volto di Laura Antonelli rimarrà per sempre legato all’immagine della succinta e ammicante cameriera del film del 1973 “Malizia”, diretto da Salvatore Samperi, che scrisse questo personaggio appositamente per lei.

La vita dell’attrice fu segnata per sempre dalla vicenda giudiziaria iniziata nel ’91, quando nella sua villa di Cerveteri furono trovate diverse dosi di cocaina. Dopo un lunghissimo processo, durato 9 anni, Laura Antonelli fu assolta e le fu riconosciuto nel 2006 un risarcimento da parte dello Stato. Depressa per aver rovinato il suo volto dopo un intervento di chirurgia esteti andato male, nela sua solitudine, l’attrice aveva cercato conforto nella cocaina. Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, fu condannata in primo grado dal tribunale di Civitavecchia a tre anni e sei mesi di reclusione; nel marzo 2000, nove anni dopo, l’assoluzione da parte della Corte d’Appello di Roma. Per la vicenda, ‘condita’ di particolari che la trasformarono in caso di interesse nazionale, l’attrice ha presentato anche ricorso alla corte europea di Strasburgo.

Ma nella sua carriera d’attrice non c’è solo “Malizia”. Dal primo film del 1969, “Malizia di Venere” a “Merlo Maschio”, da “La divina creatura” a “L’innocente”, dove fu diretta da Luchino Visconti. E poi tante commedie: “Sessomatto” di Dino Risi a “Mio Dio come sono caduta in basso” di Luigi Comencini in cui faceva la parodia delle eroine dannunziane. La Antonelli ha recitato poi a fianco di Jean Paul Belmondo in “Trappola per un lupo” di Claude Chabrol, con Mauro Bolognini in “Gran bollito”, con Ettore Scola in “Passione d’amore”.

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