Dopo il flop di Cannes, Matteo Garrone commenta in maniera comprensiva le scelte della giuria nella kermesse francese, che non ha premiato il suo ‘Il racconto dei racconti’. Il regista ha parlato al Biografilm Festival di Bologna: “Cosa non ha funzionato? Non c’è qualcosa che non ha funzionato – ha detto – Un premio certo avrebbe aiutato, ma i festival vanno così, bisogna entrare in sintonia con il giudizio della giuria. Ma i film hanno un percorso lungo”. Il Biografilm festival ha premiato il regista.
Il futuro. Un percorso lungo come quello che il regista si augura al botteghino: «Mi sarei aspettato di più, una cifra alla Sorrentino – ha detto Garrone riferendosi ai migliori incassi di Youth nella prima fase della programmazione – non mi sarebbe dispiaciuta. Ma la partita è appena iniziata, c’è tutto il mondo davanti». Il Racconto dei Racconti, infatti, sarà distribuito in oltre quaranta Paesi, «in America è stato comprato a una cifra molto alta, quindi lo valorizzeranno, e poi c’è tutta la parte asiatica dove venderlo». Garrone, ospite della manifestazione che gli ha dedicato un omaggio e l’ha premiato con il ‘Celebration of lives award’, riconoscimento che Biografilm Festival dedica ai grandi narratori, è poi tornato sulle polemiche circa i problemi avuti per finanziare il suo ultimo film: «Devo esser stato poco chiaro, non è vero che in Italia non si riescono a finanziare i film – ha detto riferendosi ad alcune sue frasi – gran parte dei soldi li ho avuti dall’Italia, da Rai Cinema, dal Ministero. Solo che questi finanziamenti arrivano a tre anni. E il problema c’è stato con le banche e le finanziarie italiane. Nessuna mi ha scontato questi soldi. Il rating della mia casa di produzione era molto alto. Solo in Francia una finanziaria ha accettato di darmi i soldi».
