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Pitza e datteri: integrazione da ridere a Venezia

Sarà nelle sale dal 28 maggio la commedia del regista curdo Fariborz Kamkari ambientata a Venezia, da sempre punto di incontro tra Oriente e Occidente.

Pitza e datteri: integrazione da ridere a Venezia
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27 Maggio 2015 - 15.28


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Sarà nelle sale da domani, 28 maggio 2015, “Pitza e Datteri”, il nuovo film del regista curdo Fariborz Kamkari, già autore dell’acclamato e premiato “I fiori di Kirkuk”. Si tratta di una simpatica storia di integrazione multiculturale ambientata nella pacifica comunità musulmana di Venezia e che ha come protagonisti Giuseppe Battiston, Mehdi Meskar, Maud Buquet e Giovanni Martorana.

“Pitza e Datteri” racconta la storia dei musulmani che sono sfrattati dalla loro moschea da un’avvenente parrucchiera che la trasforma in un salone di bellezza. La missione di impossessarsi nuovamente del luogo sacro è affidaa a un giovane e inesperto Imam afghano. Tutti i suoi goffi tentativi falliscono, fino a quando la comunità non troverà un aiuto da chi non avrebbero mai pensato.

Protagonisti della vicenda sono Bepi, un veneziano convertitosi all’Islam (interpretato dal friulano Giuseppe Battiston), il giovanissimo Imam Saladino (Mehdi Meskar, calabrese-magrebino-parigino cresciuto a Treviso), la parrucchiera Zara (la franco-africana Maud Buquet), il “presidente” della comunità Karim (il pakistano Hassani Shapi), la musulmana progressista Fatima (l’italo-africana Esther Elisha) e il curdo Ala (il siciliano Giovanni Martorana).

Sullo sfondo del film la città di Venezia, da sempre crocevia e punto di incontro tra Oriene e Occidente.

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