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Il giardino dei Finzi Contini: restaurato il capolavoro di De Sica

Il restauro sarà presentato in anteprima lunedì 11 maggio 2015 all'Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza della famiglia del regista.

Il giardino dei Finzi Contini: restaurato il capolavoro di De Sica
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6 Maggio 2015 - 13.05


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Il restauro sarà presentato in anteprima lunedì 11 maggio 2015 all’Auditorium Parco della Musica di Roma alla presenza della famiglia del regista

Sarà presentato l’11 maggio 2015 all’Auditorium Parco della Musica di Roma il restauro digitale de ‘Il giardino dei Finzi Contini’, capolavoro Premio Oscar di Vittorio De Sica tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. La proiezione speciale e gratuita, alla quale parteciperà la famiglia De Sica, con in testa i figli del regista Christian ed Emi, e numerosi ospiti in rappresentanza del cinema italiano, è organizzata e promossa da Istituto Luce Cinecittà, insieme alla Fondazione Cinema per Roma ed alla Fondazione Musica per Roma.

Il restauro dell’opera è stato promosso da Antony Morato, brande internazionale della moda. La nuova versione de ‘Il giardino dei Finzi Contini’ deve molto al fondamentale impulso di Manuel De Sica, co-autore tra l’altro delle musiche originali del film, alla disponibilità degli aventi diritto Minerva Pictures di Gianluca Curti e Movietime di Stefano Libassi e del direttore della fotografia Ennio Guarnieri, che ha supervisionato tutte le fasi di ripristino del colore e sonoro.

«Il Giardino dei Finzi Contini – ha dichiarato Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà – rappresenta per la mia generazione una tappa importante per la coscienza e per il rapporto con il cinema. Nessuno ha potuto sottrarsi al fascino dei suoi personaggi: belli, giovani, immersi nella bellezza di Ferrara. Un approccio straordinario (grazie a Bassani) per condurci poi nel buio più buio che la storia abbia conosciuto. Un film perfetto che fa del cinema una delle arti più potenti: educa seducendo. Il restauro e, speriamo, una nuova diffusione di questo film, è un atto dovuto per tutti coloro che non l’hanno visto quando è uscito. Credo sia questo il significato profondo del nostro lavoro: conservare per restituire in tutta la sua bellezza e potenza il meglio del cinema mondiale. Senza enfasi, con semplicità, come ha fatto De Sica nel consegnarci uno dei film più importanti della sua cinematografia. Giustamente coronato dal premio Oscar».

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