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La famiglia Belier, la leggerezza della diversità

Paula, 16 anni, è l'unico collegamento con il mondo per i suoi genitori e suo fratello, tutti sordomuti.

La famiglia Belier, la leggerezza della diversità
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23 Marzo 2015 - 18.58


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Paula, 16 anni, è l’unico collegamento con il mondo per i suoi genitori e suo fratello, tutti sordomuti. Inizia da qui il film La famiglia Bélier di Eric Lartigau, in sala dal 26 marzo, una commedia dolceamara capace di strappare lacrime e sorrisi.

L’adolescenza, la famiglia, la diversità sono i temi complessi che il film affronta con leggerezza. “Amo parlare di temi forti attraverso la commedia, perché un film è ritmo e musica, evitare la noia e raccontare emozioni diverse”, spiega Lartigau.

E sul sordumutismo spiega “Il sordomutismo è veramente un handicap pesante, duro, ma il mio film parla principalmente di differenze, di diversità. Io credo che l’handicap, come molte diversità, sia un punto di forza. Ho incontrato decine di sordomuti dal coraggio incredibile, pronti ogni giorno ad affrontare un mondo che li esclude. Molti di loro, infatti, ce l’hanno con noi, con la nostra pigrizia di venire loro incontro. La scena, molto dura, dove la madre confessa alla figlia il suo dolore nel scoprire che fosse normodotata nasce proprio da questo loro risentimento. Il mio film, con uno sguardo anche leggero, desiderava proprio immergersi in questa realtà, parlare di queste prove di forza.”

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