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Vincenzo Amato: io, attore per Angelina Jolie in Unbroken

Intervista all'attore italiano scelto da Angelina Jolie come uno degli interpreti di 'Unbroken', film in uscita nelle sale italiane il 29 gennaio 2015.

Vincenzo Amato: io, attore per Angelina Jolie in Unbroken
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18 Febbraio 2015 - 17.42


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di Davide Monastra

“Angelina Jolie mi ha chiesto di interpretare il tipico padre italiano, perché lei è convinta che i padri italiani siano i migliori del mondo”. Così l’attore italiano Vincenzo Amato presenta il personaggio che ha dovuto interpretare in “Unbroken”, il film drammatico prodotto e diretto da Angelina Jolie, uscito nelle sale italiane il 29 gennaio 2015 distribuito da Universal Pictures. Amato, siciliano d’origine americano d’adozione (vive da anni a New York), è Anthony Zamperini padre del protagonista Louis, atleta olimpionico ed eroe di guerra, interpretato da Jack O’Connell. “Unbroken è un film che dà tanta ispirazione, soprattutto ai giovani. È la storia di un uomo che non si è mai arreso e che ha avuto una vita veramente difficoltosa. Lui però non si è mai abbattuto e alla fine ha vissuto tantissime avventure. Louis è stato un esempio e il film è una storia esemplare. Dà coraggio e forza: un’avventura umana pazzesca” ha sottolineato Amato.

Che indicazioni ti ha dato Angelina Jolie per interpretare il tuo personaggio?

Quello che mi hanno chiesto quando ho fatto il provino è stato quello di recitare la parte di un padre all’antica, severo ma allo stesso tempo pieno di umanità. Angelina Jolie è fissata con la famiglia italiana che pensa sia migliore di quella americana. Per questo mi ha chiesto di interpretare un personaggio che avesse queste caratteristiche: un uomo all’antica ma capace di dare grande affetto. È la cosa che secondo Angelina ci contraddistingue come padri italiani.

Che tipo di regista è Angelina Jolie?

La sua caratteristica principale è che comunica serenità sul set. È anche una persona molto professionale e seria. È molto brava. Sono rimasto colpito: ha un bel talento. Inoltre credo che riesca a fare sempre delle ottime scelte e sa lavorare benissimo con gli attori, ti aiuta, ti permette di improvvisare ed è possibile anche scambiare delle idee con lei. Alla fine infatti io le ho detto che mi sono trovato in armonia con lei e Angelina mi ha risposto: “Va beh, allora lo rifacciamo!”

Come sei stato scelto per questo ruolo?

Intanto la regista conosceva i film di Crialese ed è una fan di Nuovomondo. Comunque ho fatto un provino a New York on camera, mi hanno registrato e hanno mandato il filmato a Los Angeles. Ho dovuto ripeterlo un paio di volte, perché era molto importante che riuscissi a interpretare questo padre severo ma umano. Dopo due giorni mi hanno detto che ero stato scelto e dovevo andare sul set in Australia.

Come è stato il primo incontro con Angelina Jolie?

Arrivato sul set, mi è venuta incontro e mi ha abbracciato. Non mi era mai capitato di essere accolto in questo modo così affettuoso sul set da un regista. È una persona deliziosa.

Quali differenze ci sono tra i set internazionali e i set italiani?

Ogni paese è diverso. Tra il set americano e quello italiano la principale differenza è il silenzio: sui set Usa c’è il silenzio assoluto. Gli attori e il regista quindi non sono distratti e c’è molto rispetto per il loro lavoro. In Italia non c’è questo silenzio, c’è sempre molto rumore. Il rovescio della medaglia è che sui set americani c’è molta disciplina e non ci si diverte molto, sono tutti molto seri. In Italia invece ci si diverte molto. Poi ci sono le vie di mezzo come la Francia e America meridionale, dove ti diverti ma rispettando il lavoro del set.

E il set di Unbroken come è stato?

È stata una bella esperienza: Angelina è molto carina e disponibile, però quando stai lavorando a una scena in un suo film nessuno si permette di fare anche solo una battuta o di parlare se non è strettamente necessario. È un lavoro militare perché ogni secondo perso sono soldi che la produzione sta spendendo. Poi quando si finiva di girare, mi sono divertito, anche perché è molto bello e affascinante lavorare con una persona come Angelina Jolie e non solo… a Unbroken ha lavorato anche Roger Deakins, il direttore della fotografia più bravo del mondo. È un’esperienza che come artista sicuramente ti fa crescere.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento sono qui in Italia per parlare di nuovi progetti, ma del futuro non bisogna parlare finché le cose non sono concluse. Tra i prossimi progetti, posso dire che il 30 marzo 2015 uscirà su Rai1 la serie “Catturandi”, in cui interpreto il cattivo. È una specie di una nuova Piovra, girata in Sicilia e incentrata su una squadra speciale che è specializzata nella cattura di super-latitanti mafiosi. Per quanto riguarda il cinema invece sarò nel film “Wanna be”, storia di un ragazzo che vuole diventare amico di John Gotti, prodotto da Martin Scorsese, che sarà presentato al Tribeca Film Festival.

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