I due volti di gennaio: un triangolo d'amore nella Grecia degli anni '60 | Giornale dello Spettacolo
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I due volti di gennaio: un triangolo d'amore nella Grecia degli anni '60

Il film di Hossein Amini con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac sarà distribuito da Videa in 200 copie.

I due volti di gennaio: un triangolo d'amore nella Grecia degli anni '60
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10 Ottobre 2014 - 13.08


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Arriverà nelle sale italiane, giovedì 9 ottobre 2014 in 200 copie, distribuito da Videa, “I due volti di Gennaio” con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac, tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith adattato da Hossein Amini, sceneggiatore di “Le quattro piume”, “Drive” e di “Biancaneve e il cacciatore” qui al suo debutto alla regia.

La storia è ambientata nel 1962: un’affascinante coppia di americani, il carismatico Chester Macfarland (Viggo Mortensen) e la sua seducente e più giovane moglie Colette (Kirsten Dunst), si trovano ad Atene durante una vacanza in Europa. Mentre visitano l’Acropoli, incontrano Rydal (Oscar Isaac), un giovane americano che parla il greco e lavora come guida turistica, raggirando e imbrogliando le turiste. Attratto dalla bellezza di Colette e impressionato dalla ricchezza e raffinatezza di Chester, Rydal accetta volentieri il loro invito a cena. Ma non tutto è come sembra: l’apparente affabilità di Chester nasconde un labirinto di segreti, sangue e bugie.

“I due volti di gennaio – ha dichiarato il regista – è un libro che ho letto per la prima volta oltre 20 anni fa… In qualche modo la storia e i suoi personaggi imperfetti mi hanno colpito e non mi hanno più lasciato. È l’unico libro che abbia mai adattato che mi sono sentito in dovere di dirigere, soprattutto perché ho ​​riconosciuto come mie tante delle contraddizioni e delle lacune emotive dei personaggi. La Highsmith ha una straordinaria capacità di far luce sulle parti di noi stessi che preferiamo nascondere, in particolare, la poca dignità dei sentimenti e dei comportamenti umani Viggo ha un aspetto eroico e c’è un po’ di Gatsby nel suo personaggio che non è altrettanto presente nel libro – ha sottlineato a proposito del protagonista –. Mi piace l’elemento dato dalla presenza di uomini carismatici, suggestivi e belli che sono destinati ad essere in qualche modo sconfitti”.

“La sceneggiatura presenta molte sfumature – ha aggiunto Mortensen- – I personaggi non sempre dicono ciò vogliono dire, o dicono cose per raggiungere altri obiettivi. Mentre giravamo, alla fine di ogni giornata, ci rendevamo conto che c’era molto di più di quanto avessimo realizzato; eppure tutti noi conoscevamo bene la storia fino a quel punto. Continuavo a trovare nuovi livelli. Ciò di cui il film parla cambia continuamente man mano che la storia va avanti e non è solo una serie di reciproci inganni tra i personaggi”.

I due volti di gennaio – Trailer
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