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Oscar: la Russia sceglie Leviathan, ma il governo lo censura

Nella Russia di Putin succede anche questo: i russi non vedranno in versione originale la pellicola scelta per concorrere come Miglior Film Straniero.

Oscar: la Russia sceglie Leviathan, ma il governo lo censura
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1 Ottobre 2014 - 15.29


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I paradossi nella Russia di Vladimir Putin sono all’ordine del giorno e nemmeno il cinema ne è indenne. “Leviathan” di Andrei Zviagintsev è scelto dalla commissione di Mosca come candidato per rappresentare la Russia come Miglior film straniero nella corsa all’Oscar, con giudizio unanime. Il filmm però, a causa di una nuova legge del governo russo, in patria è stato censurato perché utilizza un linguaggio osceno.

La pellicola, che è stata premiata all’ultimo festival di Cannes con il premio per la miglior sceneggiatura, è stato finora proiettata solo in pochissime sale russe e in queste proiezioni è stata ripulita dalle parti scurrili. Quando uscirà in tutto il Paese, nei prossimi mesi, il film sarà visto dai russi in una versione ri-lavorata, quindi non originale.

“Leviathan” è un film scomodo per il governo di Putin perché denuncia il ruolo corrotto e arrogante di uno Stato onnipotente. E’ la storia di Kolia, che vive una vita tranquilla in una piccola cittadina sul mare di Barents finchè un sindaco non sceglie la sua casa e il suo terreno per un progetto immobiliare. Ma lui si difenderà con le unghie in tribunale, sollevando le ire delle autorità.

“Un film talentuoso ma che non mi e’ piaciuto” ha commentato il ministro della cultura Vladimir Medinski, così come riferito in una recente intervista dal regista.

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