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Venezia 71: presentato Hungry hearts di Costanzo

Al Lido è stato proiettato il secondo film italiano in concorso: la stampa italiana e internazionale lo accoglie con applausi e qualche lacrima.

Venezia 71: presentato Hungry hearts di Costanzo
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31 Agosto 2014 - 13.55


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“Hungry hearts”, film di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher e Adam Driver, secondo film italiano in Concorso alla mostra internazionale del cinema di Venezia, è stato accolto da applausi e commozione alla proiezione per la stampa, che ha preceduto la proiezione per il pubblico prevista nella prima serata in Sala Grande.

Saverio Costanzo, intervenuto in conferenza stamapa, ha commentato con legittima soddisfazione, il risultato positivo della prima proeizione del film: «Le lacrime nella proiezione per la stampa sono la soddisfazione migliore perchè vuol dire che c’è stata una catarsi in chi ha guardato il film». Il regista per realizzare “Hungry Hearts” si è ispirato al romanzo “Il bambino indaco” di Marco Franzoso: «Il tema viene da questo libro: lo lessi e un anno e mezzo dopo ho scritto la sceneggiatura senza neanche rileggerlo. Non ho pensato molto, ho scritto guardando con tenerezza a questi tre personaggi e alla loro tragica vicenda. Mi sono ritrovato anche una storia d’amore, pur con un epilogo tragico», ha spiegto Costanzo, che ha girato negli Usa, in inglese, perchè «ritenevo che questa storia fosse più concreta e reale in una città come New York, una città così grande, dove ho abitato e dove ho anche molto sofferto questo isolamento e l’isolamento della protagonista era qualcosa di cui avevo davvero bisogno per raccontare questo personaggio. L’ho portata laggiù».

Il film, nel raccontare la storia di questa giovane coppia che mette al mondo un figlio oggetto di amore assoluto che può diventare anche un male nella fissazione della madre per un nutrimento non contaminato, potrebbe provocare polemiche nel mondo vegano visto che la protagonista finisce per nutrire il neonato solo di semi e cibo di provenienza non animale. Sui temi legati all’alimentazione che sono affrontati dalla pellicola, il regista ha dichiarato che «i temi del film sono tantissimi, perchè affronta la new age come l’alimentazione. In Italia su quest’ultimo non siamo arretrati, anzi questo film non lo vedevo in Italia perchè noi abbiamo una cultura di ciò che mangiamo, cosa che invece succede molto di meno negli Stati Uniti. Il film non è questo ma il background in cui il film vive è chiaramente anche questo».

“Hungry Hearts” è principalmente una storia d’amore di un padre, di una madre e di una nonna, «o meglio di disagio dell’amore», ha detto Costanzo. «Queste persone vengono raccontate in un momento che può essere difficile in una vita, il loro diventare genitori, coppia di genitori, passaggi difficili che, nonostante quello che ci dicono, non sono poi così naturali», ha spiegato il regista. «Questi personaggi non sono giudicati ma anzi invito a guardarli con dolcezza e tenerezza come ho fatto io, ad esempio, per il ruolo del padre. «Non è un film contro nessuno ma credo che le ideologie portino ad una radicalità che a mio giudizio non è mai positiva» ha concluso il regista.

Il film prodotto dalla Wildside, di cui è socio lo stesso Costanzo, e Rai Cinema, uscirà, distribuito da 01, dopo Natale.

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