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Venezia 71: Io sto con la sposa, il documentario che è già un caso

Tre registi aiutano e filmano 5 immigrati che compiono un viaggio clandestino in Europa: dall'Italia alla Svezia. Il film nasce da una campagna di crowfunding.

Venezia 71: Io sto con la sposa, il documentario che è già un caso
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25 Agosto 2014 - 12.26


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Ancor prima di essere inaugurata, la 71esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha il suo primo “caso” politico: il documentario “Io sto con la sposa”, che sarà proiettato in anteprima il 4 settembre 2014, fuori concorso e nella sezione Orizzonti.

Il docu-film racconta la storia di un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano che incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani, sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraversano mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri.

Il film, diretto a sei mani da Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, è il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

La produzione di «Io sto con la sposa» è stata finanziata da una campagna di crowdfunding online sulla piattaforma Indiegogo. In 60 giorni (dal 19 maggio al 17 luglio 2014) sono stati raccolti 100mila euro, grazie al contributo di 2.617 persone da 38 paesi di tutto il mondo. Si tratta del più grande crowdfunding mai realizzato in Italia e di uno dei migliori risultati a livello internazionale sul fronte del documentario.

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