Il regista Francesco Rosi durante la proiezione di Le mani della città film del 1963, ha colto l’occasione per proporre un suo punto di vista sull’Italia di oggi e in particolare sul cinema.
A Roma, il regista e sceneggiatore, è stato presente alla presentazione del suo film restaurato in occasione del festeggiamento dei 50 anni da quando è stato girato. La proiezione è avvenuto nell’ambito del Green drop Award, premio che va al film ritenuto maggiormente “ecologista”, e sarà presentato a settembre alla prossima Mostra del cinema di Venezia.
Le mani sulla città è un film drammatico di denuncia, che racconta di un’Italia del dopoguerra di ricostruzione, ma anche di speculazione edilizia e corruzione.
Rosi ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un rivolgimento nel mondo della politica, dell’economia e quindi bisogna prima di tutto cercare qual è la strada per potere essere utili. Una è il cinema”, aggiungendo che a suo giudizio un film “deve essere bello ma anche utile”.
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