Un libro forte, una scrittura potentissima. Donatella di Pietrantonio con ‘L’Arminuta’ (Einaudi) ha vinto meritatamente la 55/ma edizione del Premio Campiello. La scrittrice abruzzese ha avuto 133 voti sui 282 arrivati dalla Giuria Popolare dei Trecento Lettori Anonimi, ribaltando così il parere della Giuria tecnica. “Un premio che voglio portare in Abruzzo, nella mia regione che viene fuori da un anno orribile, che ha subìto terremoti, valanghe e incendi”: così, sul palco, una emozionata Donatella Di Pietrantonio, dentista pediatrica di professione a Penne, originaria di Arsita.
Al secondo posto Stefano Massini con ‘qualcosa sui Lehman’ (Mondadori), che ha avuto 99 voti e al terzo Mauro Covacich con ‘La citta’ interiore’ (La Nave di Teseo), 25 voti. Al quarto Alessandra Sarchi con ‘La notte ha la mia voce’ (Einaudi), 13 voti e all’ultimo Laura Pugno con ‘La ragazza selvaggia’(Marsilio), con 12 voti.
La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi era composta per il 46% da donne e il 54% da maschi fra cui 22 casalinghe, 41 imprenditori, 99 lavoratori dipendenti, 82 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 27 pensionati, 29 studenti.
Campiello strameritato a Donatella Di Pietrantonio
La scrittrice ha sbaragliato gli altri concorrenti con L 'Arminuta, un libro forte, potente, bellissimo. Ha dedicato il premio al suo Abruzzo "una regione che resiste nonostante terremoti, valanghe, incendi"
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10 Settembre 2017 - 14.47
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