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La sala d'essai è il cardine dell’industria cinematografica

Il presidente di Fice: agli incontri del cinema d’essia di Mantova metteremo intorno a un tavolo tutti coloro che hanno a cuore l'esistenza di un cinema non omologato.

La sala d'essai è il cardine dell’industria cinematografica
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7 Ottobre 2014 - 17.33


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“A Mantova avremo la possibilità di mettere intorno a un tavolo tutti coloro che hanno a cuore l’esistenza di un cinema non omologato, come quello d’essai, per capire insieme come far sì che i film di qualità abbiano ancora un futuro e la capacità di attrarre nuovo pubblico”. Così ha dichiarato Domenico Dinoia, presidente della FICE, Federazione Italiana Cinema d’Essai, in occasione dell’apertura per gli accreditati della quattordicesima edizione degli Incontri del Cinema d’Essai a Mantova.

“Il mercato cinematografico è cambiato – ha aggiunto – ma le sale d’essai continuano a rimanere un cardine fondamentale dell’esercizio e di tutta l’industria perché puntano su un cinema di qualità portando avanti, ogni giorno, una scelta culturale”. Dinoia ha inoltre sottolineato la risposta estremamente positiva degli operatori alla manifestazione, arrivati a quasi 600.

All’incontro è intervenuto anche il sindaco di Mantova, Nicola Sodano, città che da sei anni ospita e sostiene la manifestazione. “Si tratta di un’iniziativa in cui crediamo molto e che contribuisce a promuovere la nostra città sempre attenta al mondo del cinema e che sta cercando sempre più di aprirsi all’Italia e all’estero”.

Il presidente dell’Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Lionello Cerri, ha sottolineato l’importanza di occasioni di confronto per gli operatori, come quella offerta dagli Incontri della Fice. “Gli esercenti in questo momento stanno affrontando una situazione di crisi con grande impegno, lavorando in particolare sul pubblico, sempre nell’ottica di un progetto culturale, come nel caso specifico delle sale d’essai. Per guardare al futuro – ha aggiunto Cerri – non si può prescindere dal pubblico, ma anche dal prodotto che deve essere disponibile tutto l’anno e che deve essere in grado di soddisfare le diverse tipologie di spettatori. Noi esercenti, che conosciamo bene i nostri pubblici, dobbiamo essere in grado di sollecitare i colleghi distributori e produttori, che conoscono bene il prodotto, a lavorare in questa direzione, puntando sulla centralità della sala dalla quale, per il futuro del cinema, non si può prescindere”.

Anche Adriano Bianchi, presidente dell’Acec, Associazione Cattolica esercenti Cinema, ha puntato l’attenzione sul momento di confronto rappresentato dagli Incontri, ma non solo: “nel corso della manifestazione – ha detto – è possibile vedere molti film di qualità e lavorare per poi poterli proiettare nelle nostre sale contribuendo a far crescere l’offerta culturale anche nei piccoli centri”.

All’incontro era presente anche Carlo Fontana, presidente dell’Agis, di cui le tre associazioni dell’esercizio fanno parte. Per Fontana occasioni di incontro come quello degli Incontri sono fondamentali, in particolare in un momento in cui, ha detto, il concetto di cultura viene sempre più associato esclusivamente ai beni culturali. “E’ questa un’idea che riteniamo pericolosa – sostiene il presidente dell’Agis –. Parte fondante della cultura è anche lo spettacolo, e con esso il cinema, e occasioni come gli Incontri d’essai sono estremamente importanti per portare avanti questo discorso”.

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