Muore suicida a 23 anni August Ames, la stella emergente del Porno | Giornale dello Spettacolo
Top

Muore suicida a 23 anni August Ames, la stella emergente del Porno

Canadese era andata a vivere in California. Era stata accusata di omofobia per non aver voluto recitare con un attore che aveva fatto un film gay

Muore suicida a 23 anni August Ames, la stella emergente del Porno
Preroll

GdS Modifica articolo

7 Dicembre 2017 - 16.19


ATF

Una vita intensa e tormentata. Finita in modo tragico: è morta a soli 23 anni la pornostar canadese August Ames. Stella nascente del mondo dell’hard, la ragazza è stata trovata priva di vita in California. Le cause della morte non sono ancora state ufficializzate ma secondo i suoi amici si è trattato di suicidio. Da tempo la Ames era depressa, anche in seguito ai numerosi insulti e accuse di omofobia che aveva ricevuto dopo la sua decisione di non lavorare con un attore che aveva fatto porno gay.
Nel giro di quattro anni aveva recitato in 270 film, per alcune delle compagnia più importanti del settore. Agli Oscar del porno del 2015, gli Avn Awards, era stata nominata come “Miglior nuova starlet”, mentre negli anni seguenti aveva sempre ricevuto nomination per “Performer femminile dell’anno”. Categoria per la quale era in corsa anche nell’edizione 2018, che si terrà a gennaio.
In un tweet di pochi giorni fa aveva scritto di aver rinunciato a girare una scena con un attore perché questi aveva lavorato in un porno gay. Subissata di insulti e di accuse di omofobia, aveva provato a difendersi spiegando che non si trattava di discriminazione ma che molte attrici decidono di non girare con attori che hanno fatto porno gay per una questione di sicurezza di salute. “Non voglio mettermi a rischio – aveva scritto -, non so come si comportino nella loro vita privata”.
Il 4 dicembre aveva quindi twittato tutta la sua frustrazione per quanto accaduto. “Scegli con chi vuoi lavorare. Non fare nulla che ti faccia sentire a disagio. Condividi i tuoi pensieri. Hmmm, bene. Ho fatto tutte queste tre cose e Twitter mi ha coperta di immodizia”.

Native

Articoli correlati