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Morto Ugo Gregoretti, regista e autore tv con ironia e intelligenza

A 88 anni se n’è andato nella sua casa a Roma. Tra le sue regie: “Romanzo popolare italiano” e “Il Circolo Pickwick”. Ha fatto anche cinema

Morto Ugo Gregoretti, regista e autore tv con ironia e intelligenza
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5 Luglio 2019 - 16.55


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Ugo Gregoretti è morto. Regista di cinema e di una televisione fuori dai canoni più comuni e battuti, sceneggiatore, autore, nonché giornalista e drammaturgo, romano,  aveva 88 anni. È morto a Roma. Tra le sue regie: gli sceneggiati (oggi si chiamano serie tv) “Romanzo popolare italiano” e “Il Circolo Pickwick”. Entrò nella Rai nel 1953. Era anche un uomo molto autoironico. E certo non nutriva simpatie per la destra e il centro destra.

Centro Studi Ugo Gregoretti

Per il cinema, dopo il suo film-inchiesta “I nuovi angeli” del 1962 sull’Italia e i suoi giovani. partecipò alla pellicola a episodi del 1963 “Ro.Go.Pa.G.” con Roberto Rossellini, Jean – Luc Godard, Pierpaolo Pasolini e appunto il G di Gregoretti. Il suo episodio si intitolava “Il pollo ruspante” con Ugo Tognatti. Per l’episodio “La ricotta” Pasolini fu condannato per vilipendio alla religione e poi ebbe l’amnistia, ma il titolo dovette cambiare: dalle iniziali dei registi divenne Laviamoci il cervello”.

Gregoretti raccontò di aver suggerito sui Santa Chiara come patrona della tv. Entrato in Rai, gli dissero di leggere le vite dei santi e trovarne una. Quando lesse che Santa Chiara nella cella del monastero aveva visto sul muro l’agonia di San Francesco suggerì lei, il miracolo gli sembrava adattissimo e così fu .

Gregoretti girò documentari di stampo sociale e direttamente politico: Apollon, una fabbrica occupata (1969), Contratto (1971), oltre all’autobiografico Maggio musicale (1990), senza dimenticare il documentario sul comizio finale della campagna elettorale del Partito comunista italiano nel 1980 girato insieme a Ettore Scola.

Il regista-autore-sceneggiatore ha girato inchieste giornalistiche, una serie sul design premiata con il Compasso d’oro nel 2001. Dagli anni 80 ha praticato anche la regia teatrale: oltre 50 i suoi spettacoli con, dal 1985 al 1989, la guida del Teatro Stabile di Torino.

Ugo Gregoretti è stato anche attore. Tra le sue partecipazioni: “Amore mio aiutami” (1969) e “Il comune senso del pudore” (1976) di Alberto Sordi, il televisivo “La fine del gioco” di Gianni Amelio (1970), “La terrazza” di Ettore Scola (1980), “Un povero ricco” di Pasquale Festa Campanile (1983), “Fatto su misura” di Francesco Laudadio (1985), “Domani accadrà” di Daniele Luchetti (1988), “Buoni a nulla” di Gianni Di Gregorio (2014).

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