Il gruppo di videomaker napoletani The Jackal vanno in Africa per promuovere una campagna di adozione a distanza di bambini africani per Natale per ActionAid. E insegnano a ragazze e ragazzi, bambine e bambini, che per racimolare soldi devono mostrarsi disperati e derelitti, non sorridenti, che su internet non richiamano clic solo i gattini. Sennonché questi giovani dalla pelle nera non vogliono saperne, delle loro istruzioni per l’uso. “Non possiamo mostrarci felici perché abbiamo medicine e possiamo andare a scuola?”, domanda in classe una ragazza. I tre Jackal, docenti inflessibili, la bocciano.
Il video su youtube si sta propagando. Anche perché, sottilmente, i tre autori si fanno beffe della “tv del dolore” che sul dolore lucra a caccia di ascolti o, nel web, di clic.