“Noi giornalisti abbiamo il dovere di informare i cittadini, senza toni forti, senza speculazioni, senza strumentalizzazioni per fare audience” Così ha deciso di iniziare un duro intervento il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, partecipando ad un dibattito organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
“C’è un tipo di ‘informazione’ – ha continuato Iacopino – che è un’autentica vergogna ed è quella che io chiamo ‘la tv del dolore’, stile Barbara D’Urso, dove si esibisce la vita e la morte con l’unico obiettivo di acquisire attenzione da parte di un’opinione pubblica che forse non è il meglio di questa società”.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti ha poi continuato la sua invettiva: “Ho firmato la prima denuncia/esposto nei confronti della signora D’Urso. E’ indirizzato a due Procure della Repubblica (Milano e Roma), all’Agcom, al Garante per la protezione dei dati personali e al Comitato Media e minori. Valutino loro. Hanno gli strumenti e, direi, il dovere di farlo. Il femminicidio non si consuma solo con l’uccisione di una donna, ma, oltre la morte, anche con l’oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli”.
La denuncia è scattata subito dopo l’intervista che la conduttrice di Domenica Live ha fatto ad un amico di Elena Ceste, la donna ritrovta morta nel laghetto vicino casa. Durante la conversazione infatti sono state rilasciate pesanti illazioni diffamatorie, sulle presunte relazioni della donna assassinata.
