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Attesa più lunga del previsto per Better Call Saul

Rinviata all’inizio del 2015 negli Stati Uniti la messa in onda della serie tv, spin-off di Breaking Bad

Attesa più lunga del previsto per Better Call Saul
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2 Luglio 2014 - 09.52


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di Orsola Severini [url”@Orsolasev”]http://twitter.com/Orsolasev[/url]

L’attesa si prolunga per Better Call Saul, spin-off di Breaking Bad, incentrato sui protagonisti Walter White e Jesse Pinkman. Secondo Indiewire e Variety, infatti, la messa in onda della prima stagione negli Stati Uniti è stata rinviata da questo autunno all’inizio del prossimo anno.

La pluripremiata e acclamatissima serie madre Breaking Bad, creata da Vince Gilligan, narra le vicende di un underachieving professore di chimica del liceo che, dopo aver scoperto di essere malato terminale di cancro, decide di provvedere ai bisogni della famiglia creando e spacciando un tipo di metamfetamina purissima con l’aiuto di un suo ex-alunno finito male. Negli USA è trasmessa dall’emittente via cavo AMC mentre in Italia è distribuita dal canale satellitare AXN e in chiaro da Rai 4.

Lo showrunner Peter Gould ha recentemente svelato alcune peculiarità della serie il cui protagonista sarà interpretato da Bob Odenkirk, anticipando che lo show avrà una linea temporale narrativa “flessibile” permettendo così di riportare sullo schermo le vicende di personaggi morti o usciti di scena in Breaking Bad.

Il grande assente sembra essere però Jesse Pinkman, l’attore Aaron Paul avrebbe dichiarato di non voler partecipare al nuovo progetto, definito dai produttori una brand extension di Breaking Bad, mentre si vocifera un ritorno, anche se solo per un breve cameo di Bryan Cranston nel ruolo del professore Walter White.

In ogni caso, Better Call Saul dovrebbe riprendere le idee forti dello show: dipingere con ironia e sarcasmo un’America disperata, dal tessuto sociale completamento sconnesso, in cui i confini tra i “buoni” e i “cattivi” non sono chiari né definiti. In fondo questo è forse il denominatore comune di alcune delle serie TV che hanno lasciato il segno negli ultimi anni: infatti, anche se in modo totalmente diverso, la vera innovazione di show come Arrested Development, o Hung, , solo per citarne alcuni, non è forse quella di parlare senza buonismo e pudore di una società in piena crisi in cui la middle class americana è costretta a scendere a patti con la propria coscienza pur di sopravvivere.

L’ambientazione dovrebbe, comunque, essere precedente agli eventi narrati in Breaking Bad.

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