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Maurizio Sciarra: l’animazione italiana è un’eccellenza

Il regista e coordinatore nazionale di 100Autori, dopo la vittoria de L’arte della felicità agli Efa, dice la sua sulla deroga che Agcom ha concesso alla Disney.

Maurizio Sciarra: l’animazione italiana è un’eccellenza
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17 Dicembre 2014 - 17.11


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di Davide Monastra

“Inizio sottolineando un fatto: la deroga che Agcom ha concesso a Disney è di due anni fa. L’allarme è stato sollevato a ridosso della scadenza, che termina il 31 dicembre 2015”. Così si è espresso il regista Maurzio Sciarra, coordinatore nazionale dell’associazione 100autori all’indomani della vittoria del film d’animazione “L’arte della felicità” di Alessandro Rak agli European Film Awards 2014: “Questa vittoria – ha dichiarato Sciarra – è la conferma di un settore d’eccellenza che è misconosciuto dall’industria italiana dell’audiovisivo”. Due anni fa Agcom ha infatti esonerato la Disney dall’obbligo di legge di investire il 10% dei suoi introiti netti annui nella produzione di opere europee di produttori indipendenti e opere cinematografiche di espressione originale italiana.

Che succederà dopo che la deroga sarà scaduta?

Noi abbiamo avuto un’audizione il mese scorso come associazione 100Autori con Agcom. Dall’1 gennaio 2015, la Disney è tenuta a rispettare di nuovo i livelli di investimento. Fin da quando abbiamo scoperto dell’esistenza di questa regola, abbiamo messo in guardia Agcom, perché la Disney non manda in onda solo cartoni animati, ma anche fiction. A noi piacerebbe che pure sulla serialità per ragazzi e gli adolescenti la Disney possa investire sulla creatività italiana, visto che dall’Italia ha enormi ricavi. L’Agcom sostiene che metterà in atto una serie di azioni che serviranno a far rispettare questi investimenti. Sembra inoltre che la Disney stia progettando nuovi prodotti qui in Italia: e questo è quello per cui abbiamo lottato.

Dunque anche la Disney si è ricreduta sul livello dell’animazione italiana…

Una cosa che ci ha dato fastidio in tutta questa storia, oltre ovviamente all’aggiramento della legge, è stato il discorso sulla qualità che la Disney si è permessa di fare. Questo è un discorso che non vogliamo si faccia più. Il film di Rak altro non è che la punta più alta dell’animazione italiana, che è sempre stata di altissima qualità, ma sempre molto poco richiesta dai grandi broadcaster italiani, i quali hanno sempre preferito acquistare serie a basso costo all’estero.

Perché l’animazione italiana non riesce ad emergere nel mercato?

Molti iscritti a 100Autori fanno animazione: noi lo abbiamo sempre vissuto come uno dei tanti modi per raccontare storie per immagini. Come ci impegniamo per far avere al documentario un mercato in Italia, altrettanto ci battiamo perché l’animazione italiana e europea abbia quel posto che gli spetta: un posto di preminenza. Io stesso in una precedente riunione in cui Agcom ha fornito i numeri sugli investimenti dei canali televisivi, ho sollevato il problmea dell’animazione in Italia, sapendo dai nostri associati che ci sono moltissimi prodotti che non riescono ad essere venduti ai canali televisivi.

Come si poteva evitare questa vicenda?

Quello che noi abbiamo rimproverato ad Agcom è di non aver aperto una consultazione con le altre parti. Ci hanno risposto che non è previsto nel regolamento. Intervenire su questo regolamento è tra l’altro uno degli obiettivi che si è posto per il futuro 100Autori. Abbiamo chiesto ad Agcom che per ogni altra possibile richiesta di una deroga da altri canali sia tematici che generalisti sia avviato uno studio di un ente terzo, che non può essere evidentemente la televisione, e aprire una consultazione tra i soggetti interessati: solo dopo l’Agcom potrà legittimamente decidere. Faccio ammenda io per primo con la mia associazione: ci siamo accorti di questa deroga troppo tardi.

Come vi comporterete in futuro?

Per il futuro stiamo con gli occhi ancora più aperti. Questo precedente ha fatto capire che c’è un problema di regolamento che va risolto, cambiandolo del tutto e puntando tutto sulla trasparenza di Agcom. La vittoria all’Efa di Rak, inoltre, ci rafforza, perché abbiamo un argomento in più per dire che siamo e possiamo diventare un’eccellenza a livello internazionale.

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