Facendo seguito alle recenti dichiarazioni di Sergio Escobar, Andrea Carandini e Alexander Pereira, il comitato direttivo della Fondazione Platea, organismo di rappresentanza dei Teatri Stabili a iniziativa pubblica, riunito ieri a Roma nella sede dell’AGIS, esprime forte preoccupazione per l’aumento della pressione fiscale sulle Fondazioni bancarie previsto nella legge di stabilità in discussione in questi giorni in Parlamento.
Infatti un’eventuale conseguente riduzione delle risorse che le fondazioni mettono a disposizione dei beni e delle attività culturali, tra cui molti teatri, si aggiungerebbe a quella dovuta alla crisi delle Camere di commercio, sottoposte ad una profonda ristrutturazione e, soprattutto, ai tagli continui dei finanziamenti alla cultura di molti Comuni e Regioni. Per non parlare del processo in atto dell’abolizione delle Province, con tutta una serie di ritardi decisionali e incertezze amministrative che si stanno palesando e che si aggraveranno nei prossimi mesi.
Il presidente della Fondazione Platea, Marco Bernardi, denuncia il rischio di una nuova crisi del sistema teatrale italiano, causata dalla somma negativa di queste problematiche, proprio nel momento in cui tutto il teatro è chiamato a rinnovarsi profondamente in direzione di una maggiore produttività ed efficienza dal decreto di riforma del Ministro Franceschini, che entrerà in vigore il primo gennaio 2015.