Licenziare una ballerina che ha appena avuto un figlio è un abuso e non centra nulla con la libertà di scelta artistica. Con questa motivazione, il tribunale di Lione ha condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) ed al pagamento di una ammenda di cinquemila euro Yorgos Loukos, 67 anni, accusato di discriminazione per avere licenziato una ballerina, appena rientrata dopo un congedo per maternità.
Secondo i giudici la rottura di un contratto si traduce in una infrazione penale, condannando l’imputato anche a ventimila auro come risarcimento per la ballerina.
La sentenza è destinata a fare storia nel mondo della danza, dove i direttori ”regnano” sulla carriera delle ballerine. Tanto che essa potrebbe ispirare altre azioni giudiziarie. Karline Marion, 36 anni, la ballerina licenziata nel gennaio del 2014, al ritorno di un congedo per maternità, aveva fatto parte, per cinque anni, del balletto dell’opera di Lione.
Loukos, per giustificare la sua decisione, ha parlato di ”debolezze stilistiche”, di ‘mancanza di spontaneità”, di una ”contraddizione con la modernità del repertorio”.
Una solida carriera alle spalle (ha ballato per Maurice Bejart), Karline Marion sostiene che alla base del licenziamento ci fosse soltanto il fatto che, con l’inizio del sesto anno nella compagnia, il suo contratto sarebbe dovuto essere a tempo indeterminato.
La ballerina ha anche registrato, ad insaputa di Loukos, delle conversazionil, da cui emerge che il direttore alternava termini paternalistici ad inviti brutali. E la presenza di termini sessisti nell’interloquire di Loukos è stata confermata da una inchiesta interna al balletto.
Yorgos Loukos, chiamato a deporre, ha cercato di giustificarsi dicendo: ‘Sapevo che aveva 35 anni, non era male, ma non era più la migliore. Tutti gli anni la compagnie del mondo cambiano i ballerini”. Per il procuratore della repubblica: ”una gravidanza naturalmente, legittimamente, determina dei vincoli in termini di risorse umane, ma il titolare vi deve fare fronte, organizzarsi.
Ha licenziato una ballerina perché era incinta: condannato direttore del balletto dell'opera di Lione
Il diritto artistico alla scelta non prevale sul rapporto di lavoro. Sei mesi di reclusione (sospesi) e una ammenda di 5000 euro. Ventimila euro di risarcimento
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10 Novembre 2017 - 14.08
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