di Marcello Cecconi
Le medaglie del nuoto le abbiamo ottenute in due luoghi speciali, un totale di 6: 2 ori, 1 argento e 3 bronzi. I luoghi speciali sono La Defense Arena che è molto più di un teatro o dello stadio del Racing 92, squadra di rugby, ma un luogo architettonico dinamico che incarna la diversità culturale e sportiva della regione dell’Île-de-France. La Senna è la Senna, icona polemizzata di queste Olimpiadi.
Il nuoto azzurro ha chiuso la sua avventura stamani proprio sulla Senna con la delusione della 10km di fondo maschile con il nostro magico e sempre sensato, anche quando parla, Gregorio Paltrinieri che non è riuscito ad andare oltre il nono posto. A livello quantitativo, dunque, una medaglia in meno di Tokyo 2020 che ci aveva fatto portare a casa 7 medaglie con 2 argenti e 5 bronzi, ma se guardiamo alla qualità delle medaglie il bilancio è positivo.
In questo ragionamento vanno a pesare soprattutto i metalli preziosissimi di Thomas Ceccon nei 100 dorso e di Nicolò Martinenghi nei 100 rana, così come la doppietta argento-bronzo di Gregorio Paltrinieri nei 1500 e negli 800 stile libero. Un altro bronzo è quello della 4×100 stile libero composta da Miressi, Ceccon, Conte Bonin e Frigo che si è confermata su standard molto elevati dopo l’argento di Tokyo 2020 (mancava solo Conte Bonin). Tutto questo è accaduto a La Defense Arena mentre sulla Senna abbiamo avuto la sorpresa nel fondo femminile 10km con il bronzo di Virginia Taddeucci.
Un’Olimpiade con più metalli pregiati di Tokyo ma con meno atleti giunti nelle finali e se ci soffermiamo al nuoto in vasca, osserviamo come in Giappone i finalisti furono 19, con 8 record nazionali e 13 primati personali mentre a Parigi abbiamo avuto 14 finalisti, con il solo Alberto Razzetti in tre finali (200 delfino, 200 e 400 misti).
Poco di rilievo i risultati cronometrici con Simona Quadarella, unica a stabilire il record nazionale negli 800 stile libero non sufficiente comunque a farla arrivare sul podio. Poi si ricordano i personali dei soli Razzetti nei 200 delfino, Leonardo Deplano e Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero, Luca De Tullio negli 800 stile libero e Sofia Morini nei 100 stile libero.
Nelle acque libere, cornice della Senna tra Pont Alexandre III e Pont de l’Alma, c’è stato lo splendido bronzo di ieri nel fondo femminile della Taddeucci mentre questa mattina, nella stessa misura, ci aveva fatto sperare Domenico Acerenza che è stato bruciato in volata da David Betlehem che gli ha sfilato il bronzo. Paltrinieri è calato vistosamente nell’ultimo giro, finito nono e amareggiato.