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Le terrazze di Roma diventano palcoscenici culturali: al via "AltrE Piazze"

Il Festival trasforma dieci location in spazi ricchi di eventi e installazioni, offrendo una nuova prospettiva sulla Città Eterna

Le terrazze di Roma diventano palcoscenici culturali: al via "AltrE Piazze"
Vista da terrazza dell'Altare della Patria al tramonto.
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2 Agosto 2024 - 15.25 Culture


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Roma si prepara ad ospitare nuovamente la seconda edizione di AltrE Piazze – Festival delle Terrazze, evento che celebra il valore, architettonico, sociale oltreché storico delle terrazze della Capitale. Dal 1 all’8 agosto, il festival gratuito offrirà ai visitatori l’opportunità di esplorare dieci terrazze, trasformate in spazi per eventi, installazioni e incontri.

La direttrice Laura Calderoni ha spiegato che le terrazze romane non sono semplici spazi in quota, ma veri e propri ‘affacci’ sulla storia, luoghi da cui è possibile scoprire la stratigrafia di Roma tra passato e presente. Ha aggiunto che Roma è la città dei colli e che la visione dall’alto fa parte del suo DNA, della sua storia e del suo fascino oltre ad aver sottolineato come questi luoghi offrano l’opportunità di godere di una visione unica della città e che quindi, con il ‘Festival delle Terrazze’, intendono valorizzarle trasformandole in spazi di socialità, contemplazione e riflessione, riscoprendo la loro importanza e il loro fascino senza tempo.

Il festival avrà come fulcro la Terrazza dei Laboratori dei Cerchi del Teatro dell’Opera al Circo Massimo. Il percorso inizia nel laboratorio di pittura del Teatro, situato in un edificio degli anni ’30 progettato da Busiri Vici, e conduce alla terrazza con vista sul Circo Massimo e il Palatino. Nei laboratori, scenografie e installazioni ridisegneranno la terrazza e la navata ispirandosi al tema del ‘selvatico’.

L’esperienza si articola in due fasi: nel laboratorio interno gli ospiti assisteranno al processo creativo dei pittori scenografi mentre sull’area esterna della terrazza prenderà vita una reinterpretazione scenografica de “La sagra della primavera” di Stravinskij, una performance che vedrà la collaborazione di professionisti del Teatro dell’Opera e allievi dell’Accademia di Belle Arti, impegnati in una sessione di pittura dal vivo. Un’innovativa installazione trasformerà il pavimento della terrazza in un rigoglioso giardino sospeso. Completano il quadro gli architetti Luigi Castelli Gattinara e Davide Paterna con “A radical bend”: una complessa rete di fili scarlatti che, fluttuando nello spazio, richiama il complesso intreccio di connessioni sotterranee tra radici e organismi.

Il programma include visite a diverse altre location:

La terrazza del Palazzo FAO, che unisce il paesaggio ai temi della sostenibilità alimentare.

La terrazza del Mausoleo di Romolo al Casale Torlonia, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina, che includerà l’accesso al Mausoleo, al Casale Torlonia e al Complesso di Massenzio con la nuova illuminazione notturna. Parteciperanno anche ragazzi con disturbi cognitivi accompagnati dall’Associazione Fateci Posto.

La terrazza e Palazzo Rhinoceros, progettato da Jean Nouvel per Alda Fendi, illuminata dal Premio Oscar Vittorio Storaro, celebre direttore della fotografia italiano, vincitore di tre premi Oscar per L’ultimo imperatore, Reds e Apocalypse Now.

La Fondazione Scelsi, dove sarà proposto un percorso multisensoriale curato da Laura Calderoni con il sound artist Leonardo Zaccone e l’aromatario Andrea Graziani.

La terrazza di Palazzo Mazzoni (ex Convitto Locchi), ora di proprietà dell’INPS, che offrirà una vista sulla parte orientale della Garbatella.

La terrazza del Liceo Avogadro, con una visita astronomica serale con telescopi.

La terrazza del Palazzo INAIL, che permetterà di scoprire le caratteristiche architettoniche dell’edificio fino alla terrazza con altana affacciata su Piazza Venezia.

La terrazza di Palazzo Wedekind, sede dell’INPS, con affaccio su Piazza Colonna, punto di partenza per un racconto della Roma contemporanea e delle sue origini.

La terrazza della Scuola “Trento e Trieste”, dove troverà spazio “Sferocchi e Astrocupole”, un’installazione audiovisuale ispirata al cosmo realizzata dall’artista Stanislao Cantono di Ceva e da Piano B Architetti Associati.

L’evento si distingue per il suo approccio inclusivo, proponendo un’ampia gamma di soluzioni per diverse esigenze: interpreti LIS accompagnano i non udenti, mentre percorsi tattili e descrizioni audio guidano i visitatori non vedenti. Testi semplificati in formato ‘Easy to read’ facilitano la comprensione per persone con difficoltà cognitive e non solo.

Il programma coinvolge anche i giovani esploratori urbani con iniziative creative come ‘Architetture cosmiche’ e ‘Una città chiamata Foresta’, ideate dal team di Abaca, specializzato in architettura per l’infanzia.

Frutto dell’intuizione di Luigi Castelli Gattinara, “AltrE Piazze” è realizzato da Open City Roma con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. Il festival si è aggiudicato un posto nel calendario biennale “Estate Romana 2023-2024”, iniziativa del Dipartimento Attività Culturali.

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