Quarant’anni dopo Paolo Canè a Los Angeles 1984, un italiano torna in una semifinale nel torneo maschile del tennis olimpico: Lorenzo Musetti ha eliminato (un po’ a sorpresa) il campione in carica Sascha Zverev con il punteggio di 7-5 7-5.
Si tratta del terzo successo su un top5 in carriera per l’allievo di Simone Tartarini (e Simone Barazzutti) dopo quello su Casper Ruud al Masters 1000 di Parigi-Bercy 2022 e quello su Djokovic al Masters 1000 di Montecarlo 2023.
Prosegue così l’estate magica di Musetti che ha conquistato le semifinali a Stoccarda e a Wimbledon e le finali al Queen’s e a Umago. Proprio la sera dopo l’ultimo atto del torneo croato, l’azzurro è volato al Roland Garros per iniziare il suo percorso alle Olimpiadi, senza fermarsi.
A Parigi, per lui, fin qui sono arrivate le vittorie su Monfils, Navone e Fritz alle quali si è aggiunta quella di oggi su Zverev, in un match dominato dal punto di vista tecnico, tattico e fisico e in cui due break chirurgici, entrambi nell’undicesimo game, hanno fatto la differenza. Ora Lorenzo può sognare una medaglia olimpica.
In semifinale sfiderà o il serbo n. 2 della classifica mondiale Novak Djokovic (che è a caccia del tanto agognato oro che manca nella sua bacheca) o l’ellenico Stefanos Tsitsipas, in una sfida che si preannuncia scoppiettante.
L’altra semifinale, invece, vedrà fronteggiarsi il campione di Wimbledon Carlos Alcaraz e uno tra il norvegese Casper Ruud e il canadese Felix Auger-Aliassime.
Volgendo uno sguardo al torneo di doppio femminile, il duo azzurro composto da Sara Errani e Jasmine Paolini è in semifinale, un traguardo mai raggiunto in passato dalle coppie italiane. Sara e Jasmine hanno dominato in lungo e in largo il match contro le britanniche Katie Boulter e Heather Watson.
Al prossimo turno (che si terrà venerdì), affronteranno le ceche Muchova/Noskova (che ai quarti hanno superato in rimonta Hsieh/Tsao dopo un super tie-break interminabile) per cercare di aggiudicarsi un posto nella finale per l’ oro in programma domenica.
Una medaglia sarebbe il coronamento di un sogno per tutti e tre gli atleti azzurri ma pensare un match alla volta è la cosa più saggia nello sport.
