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Camilleri, nasce Premio in vista del centenario nel 2025

Divenuto famoso dopo i settant'anni, il padre del Commissario Montalbano viene celebrato con un premio letterario senza limiti d'età.

Camilleri, nasce Premio in vista del centenario nel 2025
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26 Luglio 2024 - 17.36 Culture


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Andrea Camilleri, prima di raggiungere il successo all’età di 70 anni con il Commissario Montalbano, ha avuto una carriera poliedrica come regista teatrale, drammaturgo, autore e sceneggiatore per la Rai. Per celebrare il percorso meno conosciuto di questo grande scrittore siciliano, nasce un premio letterario senza limiti di età. “Abbiamo trovato raccolte di poesie del 1939 da lui stesso rilegate quando aveva 14 anni che si trovano ora al Fondo Camilleri”, ha detto la nipote dello scrittore, Arianna Mortelliti, che è anche la direttrice artistica del premio.

A cinque anni dalla morte di Camilleri, avvenuta il 17 luglio 2019, e in vista del centenario della sua nascita, che celebreremo nel 2025, è stato istituito il “Premio Andrea Camilleri – Nuovi Narratori“, rivolto ad autori e autrici di racconti brevi, radiodrammi, poesie e favole per bambini.

Ogni categoria è divisa in due sezioni: Chiù picca di sissanta, per gli autori sotto i 60 anni e Chiù assà di sissanta, per quelli sopra i 60 anni. Le opere, che devono essere inedite e scritte in lingua italiana, non devono essere state pubblicate né in versione cartacea, né digitale, né sui social. Il bando del premio, indetto dal Fondo Andrea Camilleri, è online dal 25 luglio sul sito. Le opere devono essere inviate entro il 6 gennaio 2025. Il tema di questa prima edizione sarà: “Oltre la ragione“.

“La scelta delle categorie ricalca il Camilleri meno conosciuto. Questo vale anche per il tema che si rifà alla trilogia delle metamorfosi di Camilleri composta da Maruzza Musumeci, Il casellante e Il sonaglio, ha spiegato Mortelliti durante la presentazione del premio al Fondo Camilleri, accompagnata dalla figlia dello scrittore, Andreina Camilleri, e dall’editrice Gemma Gemmiti.

Mortelliti ha ricordato il tempo trascorso lavorando con suo nonno nell’ultimo anno della sua vita, rimarcando l’impegno, la dedizione e l’empatia che caratterizzavano il suo lavoro. Ha raccontato come Camilleri le abbia insegnato a scrivere di getto e a mettersi nei panni degli altri, valori che lei stessa ha cercato di trasmettere nei suoi libri, come Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni e il prossimo Quel fazzoletto color melanzana, entrambi pubblicati da Mondadori.

Il Fondo Camilleri, inaugurato nel 2022, ospita l’archivio e la biblioteca di Camilleri dal 1939 al 2000, dove vengono conservate le carte che lo scrittore ha raccolto sin da ragazzo e che prima della sua morte chiese che venissero resi disponibili al pubblico. Andreina Camilleri ha sottolineato l’importanza di questo luogo per la stessa famiglia e per suo padre, specificando come la catalogazione dei documenti in esso contenuti sia stata completata rendendo possibile la fruizione sia dell’archivio che della biblioteca.

Le opere vincitrici del premio saranno pubblicate da Gemma Edizioni in due antologie: una dedicata ai racconti brevi, ai radiodrammi e alle poesie, e l’altra alle favole per bambini. La prima selezione delle opere sarà fatta dal Fondo Camilleri, che scarterà quelle che non rispettano i requisiti di ammissione. Successivamente, le opere saranno visionate dai Circoli di Lettura delle Biblioteche di Roma, che le sottoporranno poi al giudizio finale di quattro giurie specializzate: Racconti brevi presieduta da Tea Ranno, Poesie presieduta da Giovanni Caccamo; Radiodrammi presieduta da Rodolfo Sacchettini e Fiabe per bambini presieduta da Annalisa Strada.

La cerimonia di premiazione si terrà tra settembre e ottobre 2025 a Roma, e non è escluso che nelle prossime edizioni del premio si possa dare spazio anche ai romanzi.

In questo periodo si moltiplicano gli omaggi e le iniziative per ricordare lo scrittore. Rai Cultura ha organizzato uno speciale intitolato “Andrea Camilleri. Vigàta nel cuore“, che andrà in onda su Rai Storia, diretto da Flavia Ruggeri. Lo speciale esplorerà la produzione teatrale, televisiva e letteraria di Camilleri, con interviste inedite e materiali d’archivio. Saranno presentati anche i ricordi di Camilleri come scopritore di Eduardo De Filippo per la televisione e creatore del celebre personaggio de “Il commissario Montalbano”.

In autunno sarà, inoltre, pubblicato un epistolario inedito intitolato “Mamma carissima, papà caro“, curato da Silvano Nigro in collaborazione con la famiglia e il Fondo Camilleri. Le lettere, scritte tra il 1949 e il 1961, offrono uno sguardo intimo sulla vita e il pensiero di Camilleri, raccontando il mondo culturale del dopoguerra attraverso le sue relazioni con attori, artisti, scrittori e registi dell’epoca. Questa corrispondenza lunga più di un decennio rappresenta un’autobiografia che narra gli anni Cinquanta e, al contempo, un autoritratto di uno degli autori più amati del nostro tempo.

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