I riflettori saranno puntati su Paternò per gli amanti della cultura e dell’arte. Scultori ed esperti sia nazionali che internazionali dialogheranno sul genio artistico e pionieristico della pittrice Sofonisba Anguissola. L’appuntamento è per venerdì 12 aprile alle 17 presso l’ex monastero di San Francesco alla Collina. L’incontro, chiamato “Insieme per Sofonisba” è organizzato dall’Ars (assemblea regionale siciliana) e dalla Fondazione Federico Secondo II con la collaborazione del comune di Paternò, l’Istituto Cervantes di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Catania, la Chiesa di Santa Maria dell’Alto e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna.
Non è casuale la scelta del comune siciliano come sede dell’incontro. Infatti, dalla fine del 2023, presso la cappella nell’ex monastero San Francesco alla Collina sono esposti i dipinti Madonna dell’Itria e Madonna della Raccomandata. L’obiettivo ultimo dell’iniziativa è quello di ricomporre il patrimonio artistico della pittrice che, nonostante i periodi difficili per l’affermazione di un percorso femminile, riuscì a lasciare la sua firma grazie al suo talento. Il percorso verso l’affermazione del talento artistico era arduo visto l’universo maschile che predominava e, anche se non fu la primissima donna a dipingere, riuscì a conquistarsi un’importante autonomia che la rese celebre in Spagna e in Italia.
Ad aprire l’incontro ci saranno i saluti istituzionali di Gaetano Galvano, presidente della Fondazione Federico II e presidente dell’Ars, del deputato nazionale Francesco Maria Salvatore Ciancitto, e del sindaco del comune di Paternò, Nino Naso. Su Sofonisba Anguissola parleranno, invece, Leticia Ruiz Gómez, direttore delle Collezioni Reali del Patrimonio nazionale di Spagna, Lina Scalisi, dell’università di Catania, Alfio Nicotra, critico d’arte, e Vittoria Vaccaro, della Scuola Normale di Pisa.
“La Fondazione Federico II – dice Galvagno – è attenta all’obiettivo della valorizzazione, a partire da quel patrimonio artistico e ideale che artisti eccezionali come Sofonisba hanno lasciato alla nostra isola. Far rientrare la Madonna dell’Itria a Paternò è stato un passo significativo ma rappresenta un punto di partenza, non vogliamo limitarci a custodire. Infatti, negli ultimi mesi abbiamo iniziato a sviluppare focus per diffondere la conoscenza di un’artista unica come la Anguissola che a Paternò visse cinque anni. Così il mondo della cultura e dell’arte tornano a puntare gli occhi su Paternò e immaginare una programmazione condivisa che punti al turismo di qualità coinvolgendo tutto il comprensorio”.