Attraversando il percorso tra le antiche tombe della necropoli di Porta Nocera, all’interno del parco archeologico di Pompei, sarà ora possibile raggiungere un nuovo sito, da poco valorizzato in seguito ad alcuni interventi di manutenzione. Vale la pena ricordare che il sito indicato, in quanto Istituto del Ministero della Cultura, è dotato di una speciale autonomia che permette di esercitare tutta una serie di competenze nell’ambito della tutela, della conservazione e della fruizione pubblica dei beni ritrovati.
Ebbene, grazie ad alcuni calchi ricavati dal ‘vuoto’, ovvero dallo spazio occupato dalle sagome, dai resti antichi della città, sono emerse altre quattro figure, una delle quali giace ancora nell’esatta posizione di rinvenimento.
Un uomo adulto, di circa 1,80 cm, con le gambe divaricate; un adolescente steso sul fianco sinistro, ripiegato su sé stesso; un adulto riverso sul fianco destro con le braccia e le gambe piegate; un giovane di età compresa tra i 7 e i 19 anni che, in base ai materiali vicini, si è supposto essere un mendicante. Proprio loro “sono un invito a ricordarci che al di là delle uova di cioccolato, c’è una storia di uomini e donne che ci è stata tramandata”, spiega il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel, “i calchi ci fanno vedere l’agonia di persone morte qualche decennio dopo i fatti che commemoriamo proprio in questi giorni della Pasqua”.