Il museo Bailo di Treviso celebra Antonio Canova con una grande mostra | Giornale dello Spettacolo
Top

Il museo Bailo di Treviso celebra Antonio Canova con una grande mostra

L’esposizione, a cura di Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello e Nico Stringa, raccoglie oltre 150 opere, tra gessi, marmi, incisioni e pitture, di cui molte inedite, che testimoniano la poliedricità e la genialità indiscussa dell'artista trevigiano

Il museo Bailo di Treviso celebra Antonio Canova con una grande mostra
Amore e Psiche di Antonio Canova
Preroll

redazione Modifica articolo

16 Maggio 2022 - 02.10 Culture


ATF

Treviso celebra Antonio Canova.

Al museo Bailo ha aperto sabato 14 maggio, la grande mostrata dedicata al genio trevigiano, “Canova gloria trevigiana: dalla bellezza classica all’annuncio romantico”.

L’esposizione, a cura di Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello e Nico Stringa, raccoglie oltre 150 opere, tra gessi, marmi, incisioni e pitture, che testimoniano la poliedricità e la genialità indiscussa di Canova: un artista, che guardava all’antico, per reinventarlo e farlo diventare moderno e all’avanguardia per i suoi tempi.

All’epoca fu una novità assoluta, una vera operazione di marketing per farsi conoscere. Oggi sarebbe considerato il re del selfie”, afferma ai microfoni di Ansa Fabrizio Malachin, direttore del museo e ideatore dell’evento.

Fino al 25 settembre 2022, sarà possibile vedere le sue opere che, per l’occasione sono state esposte sui loro basamenti originali restaurati ad hoc. Il percorso espositivo si ramifica in 11 sezioni e non prevede soltanto la presenza delle opere canoviane più famose, ma anche di inediti: una vera chicca è il gesso preparatorio del Cavallo morente, esposto per la prima volta, al quale si rifece per il famoso Il Teseo in lotta con il centauro, oggi a Vienna.

E’ proposto in mostra anche il Ritratto di Antonio Canova di Antonio D’Este. E anche, diverse reliquie: il calco della mano e la maschera funeraria dell’artista. Ancora: lettere inedite e il grande libro con 86 incisioni canoviane, portate in dono dal fratello Giambattista Sartori Canova a Treviso nel 1837.

Per ulteriori informazioni, sugli orari e sulla prenotazione delle visite guidate, si rimanda al sito www.museicivicitreviso.it

di Ma.Ba.

Native

Articoli correlati