Per i Litfiba nel 2022 sarà tempo di saluti: un tour festeggerà i 40 (più due) anni di carriera | Giornale dello Spettacolo
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Per i Litfiba nel 2022 sarà tempo di saluti: un tour festeggerà i 40 (più due) anni di carriera

Pierò Pelù e Ghigo Renzulli annunciano l’ultimo viaggio della band fiorentina con una tournée che toccherà i palazzetti di tutta Italia

Per i Litfiba nel 2022 sarà tempo di saluti: un tour festeggerà i 40 (più due) anni di carriera
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14 Dicembre 2021 - 16.04


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di Antonio Mazzolli

Un giusto modo per dire addio, come sempre a suon di rock, in giro per l’Italia.

Partiti dall’ormai conosciuta canti netta di via De’ Bardi a Firenze, i Litfiba sono passati dall’essere ragazzi fino a diventare adulti e poi uomini fatti e finiti.

Adesso da quel lontano 1980, dove strimpellavano le prime note sono passati 40 anni più due di recupero, e Piero Pelù e Ghigo Renzulli annunciano che questo sarà il loro tour per dire addio.

Tredici album insieme e oltre dieci milioni di dischi venduti fanno rimanere questo gruppo centrale nell’immaginario collettivo del rock.

I loro concerti saranno tra aprile (26 e 27 Padova) e maggio 2022 (3-4 Napoli, 10-11 Roma, 16 e 17 Firenze, 24 e 25 Milano). 

Prepareranno 60/70 brani del repertorio, inserendone 7-8 diversi ogni sera accanto a quelli fissi. Insomma, ogni concerto sarà unico e irripetibile, venendo cambiata ogni sera praticamente un terzo della scaletta.

“Abbiamo deciso questo tour proprio perché siamo sereni, siamo rimasti fedeli ai nostri ideali musicali e umani, vendendo solo 10 milioni di dischi, ma mai noi stessi. Era ora di mettere un punto. Poi faremo altro, chissà cosa. Beh, sempre nel campo della musica, non abbiamo altre competenze”, dice Piero Pelù, che per dieci anni ha tentato anche la carriera solista (dal 1999 al 2009), salvo poi tornare a casa.

Era il 6 dicembre del 1980 quando Pelù e compagni suonarono alla Rokkoteca di Settignano, sulle colline fiorentine, prendendo un compenso di 12mila lire a testa.

Si era aperta la strada a un gruppo che avrebbe segnato la storia della musica italiana, i Litfiba, che in 40 anni, guidati da Federico ‘Ghigo’ Renzulli e da Piero Pelù, hanno superato stravolgimenti di formazione, tragiche scomparse (Ringo De Palma, il batterista, morto a giugno del 1990), addii dolorosi (nel 1999 Piero Pelù lascia per iniziare la carriera solista) e reunion dal sapore romantico (nel 2009 Pelù rientra e insieme incidono due album e prendono parte a un tour con l’altro ex illustre, Gianni Maroccolo).

 Piero Pelù e Ghigo Renzulli quest’ultimo viaggio insieme lo hanno chiamato “L’ultimo girone”, forse proprio in omaggio a quell’incontro con “El Diablo”, che anni fa ne celebrò il definitivo successo pop dopo anni di gavetta in giro per l’Italia e per il mondo. 

“Eravamo cinque raccattati, ognuno con esperienze diverse, e poi piano piano abbiamo cominciato a costruire un suono, una storia, dei racconti. L’incoscienza dei vent’anni ci ha portati avanti, si facevano poche domande, si suonava e basta”, dice Piero Pelù.

Un’altra epoca, un altro modo di fare musica che poteva precludere anche il ricevere delle sonore porte in faccia, che forse sono state la fortuna di una band così storica per il nostro paese.

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