Tra le manifestazioni che hanno ripreso marcia merita segnalare il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, in Puglia. Che ha iniziato la 46esima edizione, naturalmente rispettando le misure di sicurezza anti-Covid, con la versione operistica del borghese gentiluomo di Molière composta da Richard Strauss andata in scena a Palazzo Ducale martedì 14 con repliche il 22, 25 luglio e 1° agosto, sempre alle 21.
Con musiche di scena per la commedia dalla versione del 1917 elaborata da Strauss sul libretto di Hugo von Hofmannsthal e in una “nuova versione ritmica in italiano di Quirino Principe con Valeria Zaurino”, lo spettacolo ha avuto tre interventi di Stefano Massini, che era sul palcoscenico per la “prima”.
Michele Spotti dirige l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, Davide Gasparro firma la mise en espace e sostituisce Massini per le prossime recite. I numeri di danza sono eseguiti da Matilde Gherardi e Fabrizio Di Franco, che li ha ideati, e sono stati realizzati con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto.
Titolo del festival pugliese di quest’anno, “Per ritrovare il filo”, organizzato “intorno al mito di Arianna, dalle fonti classiche sino alle sue elaborazioni del Novecento”. Ma è anche un ritrovare il filo degli spettacoli dal vivo e della condivisione tra artisti e pubblico di un’esperienza concreta.