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Ezio Bosso: "La musica ci salva la vita e migliora la società"

Il 21 giugno è la "Festa della musica" 2018: concerti in oltre 600 città con novemila musicisti. Il compositore-direttore cita l'articolo 9 della Costituzione

Ezio Bosso: "La musica ci salva la vita e migliora la società"

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13 Giugno 2018 - 22.57


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“La musica è un valore, Claudio Abbado diceva che ci salva la vita. È un collante che migliora la nostra esistenza, il fondamento che migliora la società perché attraverso l’emozione ci spinge a evolvere”. Sono parole del compositore, direttore e pianista Ezio Bosso che in un luogo istituzionale, il Ministero dei beni e attività culturali e del turismo, ha partecipato alla presentazione della Festa della musica 2018, in calendario come sempre il 21 giugno.

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L’appuntamento impegnerà novemila musicisti in più di 600 città e cittadine italiane tra piazze, strade, parchi, luoghi meno consueti per i concerti come 23 carceri, 22 aeroporti, vari ospedali, quartieri periferici, più 44 musei e siti archeologici del ministero e 31 istituti di cultura italiana all’estero. Non ci sono limiti al genere: rock, jazz, soul, musica da camera, sinfonica, heavy metal, drum and bass, barocco.

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Bosso dirigerà l’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole nella Quinta sinfonia e nell’Inno alla gioia (dalla Nona) di Beethoven: “Fare un concerto con i giovani è farlo con la società ideale. Spero che serva come stimolo a lavorare all’unisono per tutelare quel patrimonio salvaguardato dall’articolo 9 della Costituzione che è meraviglioso e mette insieme il paesaggio e il suono delle persone”.

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Il neoministro Alberto Bonisoli ha risposto a Bosso dicendo che “nel trasformare i principi dell’articolo 9 in azione politica c’è sempre bisogno di una voce critica che ci aiuti a farlo al meglio. In questo Bosso è insuperabile e spero possa contribuire come sa”. E dicendo: “La Festa della musica è meritoria perché interessa ogni genere musicale, mette a sistema i diversi attori del settore coinvolgendo chi crea, produce, interpreta la musica e ne tutela i diritti, offre ai giovani l’opportunità di far valere il proprio talento e entra nei luoghi in cui c’è disagio sociale, come carceri e ospedali, offrendo uno strumento importante di elevazione”.

Un’anteprima di concerti è il 16 giugno a Palermo, capitale italiana della cultura 2018. Trovate le informazioni su http://www.festadellamusica.beniculturali.it

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e sul sito www.beniculturali.it/fdm2018

 

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