A mezzanotte è’ stato pubblicato su YouTube il nuovo singolo di Ligabue intitolato “G come Giungla”: il titolo svela il significato della campagna social iniziata il 31 agosto e basata su una sorta di esercizio enigmistico, associando delle parole per ogni lettera dell’alfabeto. Sul profilo Twitter e Facebook dell’artista infatti, sono comparse delle Gif che indicavano vari termini-indizio.
Si è iniziato con “A come attenzione”, poi è arrivato “B come bestia”, “C come cacciatore”, “D come denti”, “E come elezioni”, “F come fuoco”, fino a comparire appunto “G come giungla” allo scoccare della mezzanotte. I post erano accompagnati dall’hashtag #StayTuned
A fine luglio, il rocker di Correggio aveva annunciato che il 2 settembre avrebbe lanciato un brano, che da oggi è in rotazione nel circuito radiofonico, si tratta di una delle tre canzoni che il Liga canterà il 24 e il 25 settembre al Parco di Monza in occasione del “Liga Rock Park”, tratte dal nuovo album di inediti “Made in Italy”.
Le ultime registrazioni si sono svolte nei giorno scorsi, ed ora ecco il nuovo video di Ligabue, girato in buona parte allo Spazio Fase di Alzano Lombardo. E’ un’anticipazione del nuovo album dedicato al nostro paese, alle sue bellezze ma anche alle sue contraddizioni.
Sarà presentato in anteprima all’Autodromo di Monza, nel corso del doppio attesissimo concerto e segna il ritorno di Ligabue con un nuovo prodotto: l’ultima sua pubblicazione era datata 2013, «Mondovisione».
«È una dichiarazione d’amore “frustrato” verso il mio Paese raccontata attraverso la storia di un personaggio – afferma Ligabue a proposito del nuovo disco di inediti –. Si tratta di un vero e proprio concept album, il mio primo, ma è comunque composto di canzoni. Brani che godono di una vita propria ma che in quel contesto, tutte insieme, raccontano la storia di un antieroe».
Diretto da Valentina Be° con la fotografia di Marco Bassano e prodotto da G.Battista Tondo per Eventidigitali Films, il videoclip di “G come Giungla” è caratterizzato da lettere dell’alfabeto che si sovrappongono a immagini molto diverse tra loro. Come in un abbecedario, ogni lettera richiama una parola precisa e la rappresenta in modo inconsueto, creando un mosaico vibrante che rivela un ritratto collettivo della contemporaneità.
Ecco il video