Per la prima volta al Ravenna Festival non avrebbe commemorato eventi bellici o catastrofi ma celebrato il 150esimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone. La cronaca ha cambiato inevitabilmente il significato, così prima del concerto Muti ha rivolto un pensiero alle vittime della strage in Bangladesh.
“Le vittime sono tutte uguali – ha detto – Però si dà il caso che la maggior parte siano state italiane e giapponesi e noi ci troviamo stasera a fare un viaggio dell’amicizia proprio tra Italia e Giappone. Dai palchi dove si fa musica non devono mai nascere proclami politici, però una cosa è va sottolineata: ogni volta che l’ignoranza si sviluppa, crescono terrorismo e criminalità.
Siccome l’ignoranza si combatte con la cultura, ancora una volta faccio appello, non solo all’Italia ma a tutto il mondo civile, di dare alla parola cultura il vero significato”.