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75 anni fa nasceva Bob Dylan: auguri al menestrello di Duluth

E' una delle più importanti figure degli ultimi cinquant'anni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale.

75 anni fa nasceva Bob Dylan: auguri al menestrello di Duluth
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24 Maggio 2016 - 09.47


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Bob Dylan è nato il 24 maggio del 1941 e non è solo un cantautore e compositore statunitense, ma anche uno scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico. E’ una delle più importanti figure degli ultimi cinquant’anni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale. Buon compleanno!

Bob Dylan è un gigante della cultura degli ultimi 50 anni: come ha detto Bruce Springsteen nel discorso con cui nel gennaio 1988 ha introdotto la sua inclusione nella Rock and Roll Hall of Fame: ”Bob ha liberato le nostre menti nello stesso modo in cui Elvis ha liberato il nostro corpo. Ci ha dimostrato che il fatto che questa musica abbia una natura essenzialmente fisica non significa che sia contro l’intelletto”.

Da questo punto di vista il suo contributo è addirittura difficile da definire: con i dischi incisi negli anni ’60 all’inizio della sua carriera, ha aperto alla musica popolare le porte della grande letteratura, creando un modello (il cantautore) e un mito contro cui ha lottato tutta la vita.

Ma da The Frewheelin Bob Dylan, Blonde on Blonde, The Times They Are a Changin e Highway 61 Revisited sono passati oltre 50 anni e Dylan, che ha sempre ostinatamente rifiutato il ruolo del profeta, li ha trascorsi tra alti e bassi, svolte improvvise e iniziative sorprendenti, ostentando un’olimpica indifferenza a quello che succede attorno alla sua musica.

Dalla metà degli anni ’80 si è imbarcato nell’ormai celebre Never Ending Tour (il tour senza fine), suonando, sempre con la stessa band, più di 100 date all’anno: i concerti ormai sono sempre più sgangherati, prevedibili nel rifiuto della ritualita’ del live show e nella storpiatura dei pezzi. Non c’è evento che possa cambiarne la natura: possa essere un’esibizione di fronte a papa Wojtyla e a 300 mila persone o, di recente, i suoi concerti in Cina o a Saigon. Inutilmente i media hanno sperato di sentire da lui parole contro la censura praticata dal governo di Pechino o qualche allusione alla guerra del Vietnam.


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