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La moglie di Pino Daniele: non cerco un colpevole a ogni costo

Fabiola Sciabbarrasi: la giustizia faccia il suo corso, ora voglio solo che Pino riposi in pace.

La moglie di Pino Daniele: non cerco un colpevole a ogni costo
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8 Agosto 2015 - 16.15


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A pochi giorni dal deposito della perizia dei medici legali incaricati dalla procura di Roma di fare luce sul decesso del cantautore napoletano, avvenuto il 4 gennaio scorso, la moglie di Pino Daniele ha dichiarato in un’intervista di Giorgiana Cristalli all’Ansa:

“Pino non amava gli ospedali. Se avessi avuto io la facoltà di decidere, avrei preso l’iniziativa di portarlo subito al pronto soccorso più vicino, come ho fatto tutte le volte in cui si è manifestata l’emergenza in 22 anni insieme, anche quando lui non lo chiedeva”: Fabiola Sciabbarrasi, moglie di Pino Daniele, rompe il silenzio e lo fa anche per difendere il cardiologo di fiducia e precisare che non ci sarà da parte sua “accanimento nella ricerca della verità”.

“Sento che è arrivato il momento di parlare e di puntualizzare alcune cose. Non credo che il professor Achille Gaspardone, cardiologo di fiducia di Pino e amico di famiglia, abbia colpe. Era in vacanza per le festività natalizie e ha fornito la miglior consulenza medica telefonica che potesse dare a distanza, cioè ha detto di richiedere l’intervento dell’ambulanza per immediato trasferimento al presidio ospedaliero più vicino. Quello che è accaduto dopo, non serve e non ha più senso adesso”.

Fabiola non ci sta a passare per la moglie alla ricerca di un colpevole ad ogni costo. Quella maledetta notte “non c’ero – aggiunge con amarezza – ma le mie personali interpretazioni della modalità di soccorso sono e saranno sempre irrilevanti”.

Ci tiene a ricordare che “l’inchiesta è stata aperta d’ufficio inizialmente dalla procura di Grosseto, prima di essere girata a quella di Roma”. Ora vuole aspettare “che la giustizia faccia il suo corso”. Qualora il Pm decidesse di archiviare – aggiunge Fabiola Sciabbarrasi – “non è mia intenzione procedere in modo alcuno alla spasmodica ricerca di mostri e di verità che sarebbero perfettamente inutili adesso, con l’unico risultato di riaprire costantemente per la nostra famiglia una pagina dolorosissima. Ci sono due bambini minori che vanno tutelati sopra a tutto”, aggiunge, lei che con Pino Daniele ha avuto tre figli di cui solo Sara, da poco, maggiorenne.
Contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi dall’avvocato Marco Mastracci, Fabiola non chiederà istanza in caso di archiviazione da parte del pm.
“L’unico mio e nostro desiderio è che Pino possa riposare in pace come avrebbe voluto”, spiega.
Gli inquirenti, al vaglio dei quali c’è un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, dovranno ora trarre le conclusioni. Una volta chiusi tutti gli accertamenti, i reperti sottoposti ad autopsia saranno riconsegnati alla famiglia.

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