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Matia Bazar forever

Il gruppo festeggia 40 anni con un album live. Da Solo tu a Vacanze romane: successi che hanno fatto il giro del mondo. La storia della band genovese e delle sue voci femminili.

Matia Bazar forever
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5 Maggio 2015 - 14.41


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di Francesco Troncarelli

[url”@effetronky”]www.twitter.com/effetronky[/url]


Melodia classica italiana ma anche elettropop alla Kraftwerk, testi onirici o surreali alla Panella ma anche accostamenti di immagini sottolineate dal progressive. E ancora, riferimenti new romantic e citazioni new wave alla Ultravox. E’ veramente un bazar la produzione musicale dei Matia, un bazar però speciale, perchè offre qualità da quarant’anni, senza una caduta di stile o un ripiegamento nel commerciale.

I Matia Bazar infatti le cose le fanno bene, con gusto e passione da sempre, perché sono musicisti di talento, artisti che in 40 anni di carriera trascorsa in un continuo accavallamento di stili, musica e parole, hanno regalato emozioni e accompagnato i momenti salienti della vita di intere generazioni, diventando uno dei gruppi italiani più amati e seguiti, non solo nel Belpaese ma anche nel mondo.

Per festeggiare nel modo migliore il traguardo delle quaranta candeline di attività, il gruppo ha realizzato il primo album live della sua storia, “Matia Bazar 40th Anniversary Celebration”. Un cofanetto contenente due dvd e un cd, con il meglio del loro repertorio in concerto e frammenti sparsi del backstage di due anni di tour e chiacchierate in studio, in cui i Matia Bazar, ovvero Silvia Mezzanotte, voce, Giancarlo Golzi, batteria, Piero Cassano, chitarre e piano e Fabio Perversi, tastiere, si raccontano attraverso le loro hit più famose e apprezzate.

E ci sono proprio tutti i più grandi successi della loro carriera, a cominciare, ovviamente, da quei brani lanciati dal palco di Sanremo che hanno fatto epoca e sono entrati nella memoria collettiva. Gemme del calibro di “Vacanze Romane”, “Messaggio D’amore”, “Brivido caldo”, a cui si aggiungono pezzi intramontabili come “Solo Tu”, “Stasera Che Sera” , “Cavallo Bianco”, “Per Un’ora D’amore”, “Elettrochoc/ Aristocratica, “Gli Occhi Caldi Di Sylvie”, “Ti Sento”, “Sei Tu”, “Mr Mandarino”, “Conseguenza Logica”, “C’e’ Tutto Un Mondo Intorno”, solo per citarne alcuni.

E’ già sufficiente menzionare questi titoli per rendersi conto di quanto sia stata importante la loro produzione, di quanto la loro storia che ha attraversato quattro decadi – con i dovuti e, a volte, purtroppo, forzati mutamenti – sia stata una delle più interessanti del pop italiano perché è stata la storia di gruppo divenuto un brand dal valore assoluto, che nel tempo si è posto come un punto di riferimento per chi è arrivato dopo nella band stessa e un laboratorio in continua evoluzione per chi ne ha fatto parte.
Nella formazione degli esordi nata sulle ceneri dei genovesi Jet, c’erano infatti anche Cassano (tornato nella band nel 1999 dopo vent’anni in cui si è dedicato a produrre e lanciare, tra gli altri, Eros Ramazzotti), il bassista Aldo Stellita scomparso nel 98, il chitarrista Carlo Marrale e soprattutto Antonella Ruggiero, la solista che con le sue oltre quattro ottave di estensione sapeva toccare vette inarrivabili.

“A parte il talento e la personalità di Antonella – ricorda il “Capitano” Giancarlo Golzi, l’unico sempre presente nei Matia da allora sino ad oggi – la novità fu proprio la presenza di una voce femminile. Nel 1975 era una novità una donna in una band tutta di maschi”.

Una novità che contraddistinse subito i Matia rispetto agli altri “complessi” in circolazione e ne favorì il successo, mantenuto poi negli anni grazie alle altre voci femminili che si sono succedute: Laura Valente moglie del cantautore Mango, Roberta Faccani e ovviamente Silvia Mezzanotte. Cantanti di grande spessore artistico che ora in occasione del tour del quarantennale, potrebbero ritrovarsi sul palco per una reunion clamorosa.

40 anni dei Matia Bazar e coi Matia Bazar dunque. Il live che hanno realizzato ora ha il valore di un documento sulla loro vicenda artistica ed è al tempo stesso un importante punto di arrivo e di partenza, perchè celebra la passione e l’amore per la musica di chi come loro si rimette in gioco e continua imperterrito a sognare e a regalare emozioni.

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