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''Mi Amigo Alexis'': al Giffoni Film Festival il sogno del calcio per uscire dalla povertà

In anteprima italiana il lungometraggio cileno, con cui debutta il calciatore Alexis Sanchez, parla di sport e tenacia nel perseguire i propri obiettivi

''Mi Amigo Alexis'': al Giffoni Film Festival il sogno del calcio per uscire dalla povertà
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redazione Modifica articolo

29 Dicembre 2020 - 16.14


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“Penso che le persone saranno sorprese di come recita Alexis”, ha commentato il regista Alejandro Fernández Almendras riguardo al debutto dell’attore.

In anteprima italiana al Giffoni Film Festival il film cileno My hero Alexis, Mi amigo Alexis in lingua originale, è stato mostrato a 300 giovani giurati del Festival, conquistando i ragazzi di Elements+10, la sezione riservata alla visione della pellicola.
La stessa produzione nel 2018 vinse il premio Oscar come migliore pellicola in lingua straniera con Una mujer fantastica.

La storia, che ha come sfondo la periferia del Cile, ci racconta la vita di un ragazzo, Tito, e della sua famiglia e la fatica per andare avanti in un paese che non offre opportunità.
Tito ha solo 12 anni ma già una grande passione per il calcio e riuscirà a realizzare il suo più grande sogno, incontrare il suo idolo, Alexis Sanchez.
Ma il calcio, oltre che essere una passione, diventa l’unica possibile via d’uscita dalla condizione di povertà e i genitori vedono in questo sport l’unica possibilità per fuggire ad un futuro che sembra una condanna e il solo modo di realizzare sogni che loro hanno dovuto abbandonare.

Il fulcro del film è proprio la pressione fatta ai ragazzi, che diventa il centro drammatico di una storia in cui l’amore vincerà sull’ambizione.
L’inaspettata amicizia tra il ragazzo e il calciatore insegna qualcosa ad entrambi: Tito scopre qual è la sua vera strada nella vita e Alexis ritrova i luoghi e le storie della sua infanzia che gli ricordano il motivo per cui ama il calcio.

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