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Globo D'Oro, la stampa estera premia Bellocchio: 'Il Traditore' miglior film

Jasmine Trinca e Alessandro Borghi migliori attori, 'Bangla' miglior opera prima. A Ludovica Nasti il premio come migliore promessa per 'L'amica geniale'

Globo D'Oro, la stampa estera premia Bellocchio: 'Il Traditore' miglior film
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19 Giugno 2019 - 22.47


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‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio è il Miglior Film dell’anno secondo l’Associazione Stampa estera in Italia: è lui quindi a vincere il Globo d’Oro, il premio che i giornalisti stranieri assegnano ogni anno al cinema italiano. 
La cerimonia si è svolta a Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore britannico Jill Morris, ed è iniziata sulle note del Maestro Ezio Bosso, insignito del Gran Premio della Stampa estera.
Per quanto riguarda gli interpreti il Globo come migliore attrice è andato a Jasmine Trinca per il film “Croce e Delizia” di Simone Godano, mentre per la categoria maschile ha trionfato Alessandro Borghi per “Sulla mia pelle”, opera che si è aggiudicata anche il riconoscimento per la migliore sceneggiatura, scritta da Alessandro Cremonini e Lisa Nur Sultan.
Per la migliore opera prima la giuria ha conferito il riconoscimento a “Bangla” di Phaim Bhuiyan.
Il premio alla migliore colonna sonora è andato a Nicola Piovani per le musiche del film “Il Traditore”, mentre la miglior fotografia è quella di Daria D’Antonio per “Ricordi?”.
La giovanissima Ludovica Nasti è stata premiata per la serie televisiva “L’amica geniale”: a lei il riconoscimento per la “giovane promessa”, mentre il premio alla carriera è andato a Vanessa Redgrave e Franco Nero. Una delle novità di questa edizione del Globo d’Oro è stato il premio per la miglior serie tv, che è stato assegnato a “Il nome della rosa”, la fortunata produzione Rai con la regia Giacomo Battiato, che ha visto protagonista, tra gli altri, l’attore statunitense John Turturro.
In questa 59esima edizione, infine, il miglior corto è risultato “Olmo” di Davide Calvaresi e il miglior documentario “Butterfly” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

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