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Sul grande schermo la storia tormentata di Emily Dickinson firmata da Terence Davies

Dal 14 giugno in sala "A quiet passion" sulla vita della poetessa statunitense. Nel cast Cynthia Nixon, la Miranda di Sex and the City

Sul grande schermo la storia tormentata di Emily Dickinson firmata da Terence Davies
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11 Giugno 2018 - 16.55


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Una storia fatta di solitudine, poesia e tanta passione: è quella della scrittrice statunitense Emily Dickinson, vissuta tra il 1830 e il 1886, che trovò il giusto riconoscimento del suo genio letterario solo dopo la morte. Una vita difficile da raccontare: lo ha fatto, con grande coraggio e sensibilità, il regista inglese Terence Davies con il suo ultimo film ‘A quiet Passion’.

La pellicola, che vedremo al cinema dal 14 giugno, racconta l’esistenza tormentata della Dickinson, celebre soprattutto per la sua poesia. Il regista era oggi a Roma per presentare in anteprima il film e raccontare il filo sottile che lega la sua esistenza a quella di Emily.”Ero il più piccolo di dieci fratelli, nato a Liverpool in una famiglia della classe operaia, e quando ho scoperto di essere diverso, di essere gay, pregavo ogni giorno il Signore, tanto da farmi sanguinare le ginocchia, di farmi essere come gli altri. Anche io poi, come Emily, pensavo allora che la famiglia fosse il posto più bello del mondo”.

In ‘A Quiet Passion’, distribuito da Satine Film, la storia della poetessa statunitense  nata ad Amherst, nel Massachusetts, da Edward Dickinson, avvocato e politico, e da Emily Norcross; un’artista che ha passato tutta la sua vita in famiglia considerata da lei tutto il suo universo, vicina solo alla sorella Vinnie e al fratello Austin .

Nel cast Cynthia Nixon, celebre per il ruolo di Miranda nella fortunata serie tv “Sex and the City”, che interpreta la poetessa, e poi Keith Carradine e Joanna Bacon nel ruolo dei genitori, Jennifer Ehle (Vinnie), Duncan Duff che dà vita al personaggio del fratello. Nel film trova voce tutta la solitudine della donna, ma anche l’ostinazione dell’artista che, tra crisi e malattie, continuò a scrivere ogni giorno poesie, molte sul tema della morte e della bellezza, fino alla sua scomparsa a 56 anni nel 1886. “Ho voluto raccontare questo personaggio – ha proseguito il regista – perché quando ero giovane non riuscivo a smettere di leggere e rileggere le sue poesie”.

Singolare la scelta della Nixon, che arriva da un ruolo celebre in tv ed è ora candidata democratica come governatore di New York: “confesso – dice Davies – che non ho mai visto quella serie se non una volta senza audio. Certo quel tipo di sesso non mi interessa, secondo me non dà alcuna gioia, ma forse lo dico solo per invidia. Comunque la Nixon è un’attrice passionale con un grande senso dell’umorismo e anche una fervente democratica, tutte cose che alla fine non guastano”.

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