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Boyle: "Il mio Trainspotting2 è un'operazione nostalgica"

Il regista a Roma spiega perché il sequel 20 anni dopo

Boyle: "Il mio Trainspotting2 è un'operazione nostalgica"
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31 Gennaio 2017 - 15.35


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Perché tornare a una storia del passato aggiornandola 20 anni dopo? La domanda c’è quando si mette mano a un sequel, ma vale anche più se è un cult come Trainspotting i cui personaggi, ai margini e ‘drug addicted’, hanno ormai consumato la loro giovinezza. Danny Boyle lo ha fatto con ‘T2 Trainspotting’, che sarà al festival di Berlino e in sala dal 23 febbraio con la Warner. E non nasconde oggi a Roma come sia un’operazione nostalgia. “La nostalgia c’è e riguarda tutti, anche il pubblico – dice il regista – ma questo è anche un film che parla di età adulta e tempo che passa. I miei protagonisti se la sono spassata nella giovinezza e ora vi restano aggrappati, facendo i conti con quello che sono diventati”. Per il film stessa squadra di 21 anni fa: Ewan McGregor, Robert Carlyle, Jonny Lee Miller e Ewen Bremner.

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