Tre storie di giovani coppie fra odi, lutti e (forse) speranza, ambientate nei Balcani, nel 1991, nel 2001 e nel 2011, all’inizio della guerra, nel post-conflitto e oggi, con le tensioni etniche sempre latenti.
Sono i pezzi che compongono Sole alto del croato Dalibor Matanic, vincitore nel 2015 a Cannes del Premio della giuria nella sezione Un Certain Regard e in sala dal 28/4 in 30 copie con Tucker. Un triplo sguardo, affidato per ogni racconto agli stessi straordinari protagonisti, Tihana Lazovic e Goran Markovi “Dalibor ha iniziato a scrivere la sceneggiatura 10 anni fa e quando ha finito aveva paura non fosse più attuale, invece lo è più che mai, la storia purtroppo si ripete – spiega Tihana Lazovic, classe 1990 -.
Spero che le ferite possano rimanere nel passato ma la situazione non è bellissima. Secondo me stiamo vivendo una Terza Guerra Mondiale anche se in forma diversa. Non importa che i protagonisti siano bianchi o neri, serbi o croati.
Raccontiamo è una versione moderna di Romeo e Giulietta”.