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'Miss Julie', la versione della Ullmann

La regista svedese mette in scena un film d'impianto teatrale. Racconta un episodio dell'eterna guerra tra ricco e povero, padrone e servo, carnefice e vittima.

'Miss Julie', la versione della Ullmann
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19 Novembre 2015 - 14.21


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“La signorina Giulia” scritto da August Strindberg nel 1888, all’epoca fu bollato come scandaloso. Il testo ha avuto altri adattamenti cinematografici e televisivi. Questa è la versione della svedesa Liv Ullmann, ma la storia non è ambientata in Svezia, ma in Irlanda, con attori anglosassoni che interpretano l’aristocratica Julie e John, il valletto del barone suo padre. Julie è una giovane donna eccentrica e volubile, ma soprattutto perturbata a causa dell’ambiente in cui è cresciuta; quanto a John, che ha fatto qualche viaggio e prova al contempo attrazione e repulsione per la padrona, detesta il proprio ruolo servile e morde il freno, aspirando a un destino migliore. I due si manipolano a vicenda, si seducono e si sbranano durante la notte di San Giovanni, la fatale “sera di mezza estate” in cui cadono temporaneamente le barriere tra chi serve e chi è servito: la donna pretende che John le baci lo stivale, ma anche che beva con lei, e lo provoca ripetutamente mentre i freni inibitori di entrambi si allentano sempre più. Il tutto avviene nella cucina del palazzo, praticamente sotto gli occhi della cuoca Kathleen, la fidanzata di John non priva di personalità ma sottomessa ai ruoli sociali. Poi tra i due si consuma un frettoloso rapporto sessuale.

La Ullmann mette in scena un film d’impianto rigorosamente teatrale. Racconta un episodio dell’eterna guerra tra ricco e povero, padrone e servo, carnefice e vittima. Se per gli aspetti classisti questa nuova Miss Julie appare forse fuori tempo, non lo è invece la dialettica uomo-donna; benché la diagnosi su di essa sia spietata rappresentando – sostanzialmente – la passione d’amore come una patologia.

Jessica Chastain entra molto bene nel personaggio calibrandone tutte le sfumature; e non è da meno Samantha Morton, la cui Kathleen suscita empatia e pietà. Mentre Colin Farrell sconta una performance discontinua: a volte sovrarecita. Le musiche di Bach, Schubert, Chopin completano la nuova versione. Piacerà molto agli amanti del teatro.

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