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A Napoli non piove mai: il debutto di Assisi

L'attore napoletano, all'esordio da regista, racconta una Napoli diversa da quella che conosciamo: cruda ma condita con la tipica comicità partenopea

A Napoli non piove mai: il debutto di Assisi
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27 Settembre 2015 - 23.13


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L’attore napoletano Sergio Assisi arriva con la sua opera da ‘dietro’ la cinepresa: il film ‘A Napoli non piove mai’ (in sala con Mediterranea dal 1 ottobre) che ha, tra l’altro finanziato in proprio. Un’opera prima, spontanea e fresca che mette in scena tre personaggi con altrettante sindromi: quella di Peter Pan di Barnaba (Assisi); quella del suicidio di Jacopo (Ernesto Lama) e, infine, quella di Stendhal di Sonia (Valentina Corti).

La storia. Barnaba è un bamboccione che a 38 anni vive ancora in casa con la famiglia e sogna di fare il fotografo; Jacopo invece lavora all’anagrafe e ha una voglia di suicidarsi dopo che è stato abbandonato dall’amata moglie; Sonia, infine, è una ragazza molto carina venuta da Milano che approda a Napoli con la voglia di essere artista, solo che ha un problema non da poco, sviene appena vede un’opera d’arte. È destino che la vita di questi tre personaggi si incrocino e tutto questo tra mille situazioni e gag che mettono in scena quell’involontario teatro di comicità che è Napoli e la sua popolazione. «È una commedia dal lieto fine che racconta che, comunque vada, bisogna sempre inseguire i propri sogni – dice Assisi -. Napoli, fa da scenario a tutte le vicende. Una Napoli vera, ma fantastica. Cruda, ma sorridente. Un mondo a parte dove tutti cercano di sorridere anche nella disgrazia. Quel posto dell’anima dove vuoi credere che appunto? non piove mai!».

Una Napoli diversa. Il film che ha ottenuto il riconoscimento di interesse culturale e il contributo economico dal Mibact, il patrocinio morale del Comune di Napoli e il supporto della Film Commission Regione Campania, è stato girato tra luglio ed agosto 2014 per quattro settimane, interamente nella città di Napoli e dintorni. ‘A Napoli non piove mai’ continua l’attore-regista: «nasce dalla volontà di raccontare non la solita Napoli della camorra, ma una storia semplice, che mostri il cuore e il sentimento di un Sud sempre pronto a stupire. Questa commedia racconta la filosofia di vita di un popolo, che non si arrende alle difficoltà e continua ad inseguire i propri sogni. Un popolo che ha una grande capacità di risolvere i problemi in modo originale e talvolta grottesco».

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