Sean Connery, il primo James Bond, compie 85 anni.
Quella dell’attore scozzese è stata una carriera impeccabile che ha avuto il suo picco con l’Oscar nel 1987 come attore non protagonista de “Gli intoccabili”.
Considerato dai più l’unico autentico James Bond, Connery ha interpretato il ruolo di 007 dal 1962 al 1967 recitando in cinque film consecutivi della saga. Durante le riprese del quinto film Agente 007, ‘Si vive solo due volte’, Connery decise di abbandonare il personaggio, per il rischio di una sua identificazione solo con l’agente segreto. Nel frattempo, si dedicò ad altri progetti, ma, ben presto, tornò nella saga per altri due film, sempre vestendo i panni di Bond: “Agente 007 – Una cascata di diamanti” e in “Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono”. In quel periodo, Connery, ormai sex symbol interazionale, aveva interpretato egregiamente film come “Marnie” di Hitchcock o “La collina del disonore”, che lo resero negli anni 60 uno degli attori più famosi del mondo.
L’unica preoccupazione del Connery degli anni 70 era quella di liberarsi del fardello di Bond e, purtroppo per lui, quello fu un decennio gramo di soddisfazioni. Furono poche le pellicole di spessore,interpretate dall’attore scozzese. Degno di nota il film di fantascienza “Zardoz”, in cui Connery appare calvo, con baffoni e slippini.
Ma agli albori degli anni 80, l’attore visse una seconda giovinezza, sempre però grazie alla saga 007. A rilanciarlo nell’Olimpo del cinema internazionale, il remake di “Thunderball – Operazione tuono”. Una volta risalito sul carro dei vincitori di Hollywood, Connery non ne è più sceso. Film come “Higlander – L’ultimo immortale”, “Il nome della rosa”, “Il presidio – Scena di un crimine”, “Gli intoccabili”, “Indiana Jones e l’ultima crociata” hanno contribuito a ingrossare la fama dell’attore, più come Connery che come Bond, questa volta.
Anche gli anni 90 rientrano nel periodo fortunato dell’attore che, resta sulla cresta dell’onda con film come: “Sono affari di famiglia”, in cui recita accanto a Dustin Hoffman, in “Sol Levante”, in cui interpreta un elegante e astuto poliziotto e in “Robin Hood”, i cui è Re Riccardo cuor di Leone.
Nel 2003, decide di abbandonare i riflettori. Dopo l’uscita di “La leggenda degli uomini straordinari”, Connery chiude con la vita di Hollywood, adducendo come giustificazione: “la pensione è troppo bella”.