Far East, in anteprima il documentario sullo Studio Ghibli | Giornale dello Spettacolo
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Far East, in anteprima il documentario sullo Studio Ghibli

Al via la manifestazione di Udine dedicata al cinema asiatico: presentato in anteprima The Kingdom of Dreams and Madness, che sarà nelle sale il 25 e 26 aprile.

Far East, in anteprima il documentario sullo Studio Ghibli
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22 Aprile 2015 - 12.27


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Con il concerto-evento del 23 aprile 2015 di Joe Hisaishi si aprirà ufficialmente il Far East Film Festival 17. Dopo il concerto di uno degli idoli viventi del Giappone, il giorno dopo, 24 aprile, sarà proiettato al Visionario (ore 14.00) un incredibile documentario che riguarda da vicino l’anima artistica del paese nipponico: “The Kingdom of Dreams and Madness” (Il regno dei sogni e della follia), al Feff 17 in prima italiana con la collaborazione della Lucky Red.

La regista Sunada Mami, cui è stato garantito un accesso praticamente privo di restrizioni all’inespugnabile Studio Ghibli, ha seguito i tre uomini che ne sono la linfa: il leggendario Miyazaki Hayao, il produttore Suzuki Toshio e lo sfuggente Takahata Isao. Un anno intero dentro le stanze segretissime del regno dei sogni e della pazzia, dunque, mentre la società si stava affrettando a completare due film: Si alza il vento di Miyazaki e La storia della principessa splendente di Takahata. Grazie a Sunada Mami siamo in grado di capire il processo creativo che è alla base delle illustrazioni di Miyazaki, la sua totale dedizione al disegno che lo spinge a girare per le stanze dello Studio con sempre indosso un grembiule quasi fosse un operaio della fantasia, sempre chino a dare vita ai sogni.

«Miyazaki – ha spiegato Anderson Le, direttore del Festival internazionale delle Hawaii ed esperto di cinema a 360° – è riverito come il genio creativo che sta dietro a film affascinanti e pieni di magia come Il mio vicino Totoro, La città incantata e Kiki – Consegne a domicilio, e lo si potrebbe immaginare come una specie di nonno gentile con il cuore e gli occhi pieni di meraviglia. Ma si sbaglierebbe, perché Miyazaki, invece, è più assimilabile a un lavoratore educato e diligente che è stato benedetto da un colpo di genio, ma che è anche caratterizzato da momenti di cinismo e dubbi sul proprio lavoro, che suggeriscono una certa cupezza dietro le sue creazioni».

The Kingdom of Dreams and Madness inaugura la sezione che il Feff dedica per il secondo anno consecutivo al cinema del reale: 4 documentari – selezionati dallo stesso Anderson Le – per indagare il ricco (ricchissimo) universo del cinema non-fiction orientale.

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