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50 sfumature di (scandalo) grigio

Il 14 febbraio esce il film tratto dal primo dei romanzi di E.L. James e lo scandalo inizia sin da subito con il poster censurato in Gran Bretagna

50 sfumature di (scandalo) grigio
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29 Dicembre 2014 - 09.31


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di Marco Spagnoli

@marco_Spagnoli

Gli strateghi del marketing cinematografico festeggeranno due volte questo Capodanno. Dai tempi della Bibbia di Lutero basta che qualcuno censuri qualcun’altro e lo scandalo è servito. Una regola che, ogni volta, sembra essere dimenticata e che, invece, funziona così come dimostrano le cronache locali inglesi.

Dopo le mille polemiche (finte) legate ai libri, ci hanno pensato gli abitanti di una piccola cittadina vicino Londra a ricordare al mondo che il prossimo 14 febbraio uscirà la versione cinematografica del romanzo erotico di E.L.James Cinquanta sfumature di grigio.

Le prenotazioni dei posti nei cinema sono iniziate lo scorso dicembre e – in tutto il mondo occidentale – si sono registrati picchi di vendite altrimenti impensabili per altri titoli.

Per pubblicizzare l’inizio della campagna è stato utilizzato un poster ad alto contenuto erotico che ha suscitato le proteste degli abitanti di Welwyn Garden City, nello Hertfordshire.

E se a Milano una pubblicità di Belen crea incidenti stradali, qui la popolazione si è scandalizzata per la foto della protagonista, utlizzata per un poster che la ritrae durante il climax di un amplesso del personaggio di Anastasia Steele sul celebre ‘divano rosso’ con il suo enigmatico datore di lavoro.

Risultato? Ammainato il poster, aumentate le vendite dei biglietti in attesa del prossimo scandalo (vero o inventato) legato a quello che senza dubbio è il “film evento” di questo inverno.

Cinquanta sfumature di grigio è l’adattamento cinematografico del bestseller diventato un fenomeno globale: la trilogia Cinquanta sfumature dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquantuno lingue in tutto il mondo e ad oggi, ha venduto oltre 100 milioni di libri e e-book, diventando da subito una delle serie più acquistate e (forse) perfino ‘lette’ di sempre.

Interpretano il ruolo dei protagonisti Christian Grey e Anastasia Steele, che sono diventati un’icona per milioni di lettori, Jamie Dornan e Dakota Johnson.

Insieme a loro nel cast Luke Grimes che ha il ruolo di Elliot fratello di Christian. Victor Rasuk, Josè, intimo amico di Anastasia e Jennifer Ehle che intepreta Carla la madre di Anastasia.

Cinquanta sfumature di grigio è diretto da Sam Taylor-Johnson e prodotto da Michael De Luca e Dana Brunetti affiancati dall’autrice E.L. James. Da una sceneggiatura di Kelly Marcel.

Da notare che la regista Sam Taylor-Johnson è una stimatissima artista concettuale che ha all’attivo un’altra sola regia (Nowhere Boy, 2009) sull’infanzia di John Lennon e un secondo marito di ventitré anni più giovane, l’attore Aaron Taylor Johnson da cui ha avuto altri due figli, dopo i primi due con il produttore Jay Jopling.

Dakota Johnson è, invece, la figlia degli attori Don Johnson e Melanie Griffith e ha esordito al cinema nel 1999 all’età di dieci anni per l’opera prima da regista del patrigno, l’attore Antonio Banderas.

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